A settimane di distanza dalla chiusura dell’ambasciata d’Italia nella Repubblica Dominicana (che ha chiuso i battenti il 31 dicembre 2014) arrivano le prime notizie ufficiali da parte dell’ambasciata italiana di Panama, da cui ormai dipendono i connazionali residenti nella RD. La sede diplomatica informa “che, a partire dal 12 febbraio prossimo, dopo la conclusione del trasferimento della documentazione d’ufficio dall’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo a questa Rappresentanza in esito alla soppressione della predetta sede, i servizi consolari a favore della comunità residente nei paesi di secondario accreditamento di questa Ambasciata (Repubblica Dominicana, Haiti, Antigua e Barbuda, Saint Kitts e Nevis) verranno sostanzialmente erogati secondo le modalità di seguito elencate. Per quanto concerne le pratiche dei connazionali residenti a Panama tutto resta invariato”.
Nella comunicazione vengono elencate diverse modalità per svolgere altrettante pratiche. Vogliamo parlare qui, in particolare, di quella che riguarda il passaporto. Come avevamo previsto, come ItaliaChiamaItalia ha più volte scritto in passato, per il rilascio del passaporto il connazionale residente nella Repubblica Dominicana dovrà salire su un aereo destinazione panama per essere fisicamente presente in ambasciata, dove potrà depositare le proprie impronte digitali.
L’ambasciata d’Italia spiega: “il rilascio dei passaporti sarà effettuato unicamente presso la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Panama”. Tuttavia, aggiunge, “si prevede di organizzare in determinate circostanze appositi viaggi da parte di un funzionario di questa Ambasciata nella Repubblica Dominicana al fine di procedere direttamente sul posto alla raccolta decentrata delle impronte digitali attraverso il ricorso ad un’idonea postazione mobile”. Avete capito bene? Ogni tanto, quando ne avrà voglia, l’ambasciata spedirà da Panama un proprio funzionario che, contento di farsi una vacanza nella splendida isola caraibica, dovrà occuparsi di raccogliere impronte digitali. Questo accadrà in non meglio specificate “determinate circostanze”, circostanze che a determinare sarà ovviamente la sede diplomatica di Panama. E con i tagli alla rete consolare in corso, beh, cari italiani residenti nella RD, avete ben poco da stare allegri.
Altri interrogativi: il funzionario girerà tutta l’isola? Dove si fermerà, in capitale? Con quanto tempo di anticipo verrà dato avviso alla comunità italiana della RD del suo arrivo? Domande a cui speriamo presto di poter dare risposta.
Se invece siete disposti a prendere un aereo, a spendere tanti bei quattrini (tra i 600 e mille dollari solo il volo), a rinunciare a un paio di giorni di lavoro, potete andare a Panama e lì farvi il passaporto. L’ambasciata assicura: per chi arriva da fuori, c’è la priorità. “Salvo complicazioni” – e già qui ci sarebbe da preoccuparsi – “nella stessa giornata in cui l’interessato si presenterà per la richiesta di passaporto, procederà anche alla stampa e consegna del passaporto all’interessato dopo la verifica della prescritta documentazione. In casi di comprovata emergenza o particolare urgenza, i connazionali potranno, come già avviene attualmente, presentarsi direttamente in Ambasciata senza aver richiesto previamente un appuntamento per effettuare le pratiche di rilascio passaporto”. Troppo buoni, a Panama.
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