L’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata di Santo Domingo, dott. Olindo D’Agostino, che in questi mesi svolge funzioni di ambasciatore, replicando a una email nella quale si denunciavano alcune “strane manovre” all’interno della sede diplomatica, e si paventavano chissà quali casi di "corruzione", ha risposto tagliando corto: “Si venga a fare dichiarazioni sottoscritte presso questa ambasciata” o – ha fatto capire il diplomatico – si taccia per sempre.
Scrive D’Agostino: “Chiunque lei sia, dice di essere in possesso di notizie di reato che riguardano i dipendenti di questa Ambasciata: nella mia qualità di Ufficiale di polizia giudiziaria, conferitami sulla base della Legge Consolare n. 200 del 1967, la invito perciò a presentarsi in Ambasciata nel più breve tempo possibile per riferirmi, in presenza dell´Appuntato dei Carabinieri qui in servizio, circa fatti e persone che, a sua conoscenza, costituiscano un quadro attinente al reato di corruzione, riferendo nomi e cognomi di corrotti e corruttori. Nel caso in cui non riuscisse a comprovare le accuse, mi vedrei tuttavia costretto ad inoltrare contro di lei, presso la Fiscalia dominicana e presso la competente Procura della Repubblica in Italia, formale denuncia penale per calunnia e diffamazione nei confronti dei dipendenti di questa Ambasciata”.
“Se si parla di corruzione e irregolarità – ribadisce D’Agostino, come aveva già fatto quando e’ stato contattato da Italiachiamaitalia.it – bisogna fare nomi e cognomi, altrimenti si suscitano falsi allarmi e vera indignazione nei cittadini onesti, e si rischia la galera; io, in qualita’ di Rappresentante ufficiale del Governo italiano, non posso tollerare atteggiamenti qualunquistici; se lo facessi non godrei più della fiducia che il Governo mi ha pienamente riconosciuto in questo delicato frangente, concedendomi una lunghissima Incaricatura d’Affari in qualità di Capo di questa Rappresentanza diplomatica”.
La persona che aveva inviato la email ha fatto subito marcia indietro e anzi si è scusata, ammettendo di avere generalizzato e di essersi lasciata “trasportare” da alcune notizie di stampa e da alcuni “rumors” che circolano in ambienti da sempre ostili a chi lavora nella nostra sede diplomatica.
Ma D’Agostino sta ricevendo anche tanti messaggi di solidarietà. Fra questi, quello di Giancarlo Bertuzzo, attento lettore di Italiachiamaitalia.it, che scrive: “Non condivido le accuse nei confronti dell’ambasciata, fino a prova contraria. Spero con tutto il mio cuore che queste diffamazioni si dissolvano come una bolla di sapone. Noi qui abbiamo bisogno di essere sostenuti da un consolato e credo che Lei sia la persona più adatta per svolgere certe mansioni molto delicate”.
A Bertuzzo Olindo D’Agostino risponde così: “La ringrazio per la solidarietà. Coloro che diffamano i funzionari di questa Ambasciata sono quegli stessi che non hanno ottenuto risposta alle loro richieste in quanto irregolari e illegittime; per esempio coloro che chiedono la cittadinanza senza averne diritto o coloro ai quali viene rifiutato il visto per la fidanzatina nullatenente. Contro costoro, questa Ambasciata ha intrapreso, sotto la mia Incaricatura d’Affari, una lotta spietata e senza quartiere, che li porterà davanti ai tribunali italiani e dominicani. Qualcuno, tra i connazionali onesti, sostiene la tesi che è anche a causa delle calunniose proteste di questi nemici dell’Italia che l’Ambasciata chiude. Io, comunque, non posso far altro che ribadire che l´Ambasciata chiude per la spending review, così come il Governo italiano ha più volte affermato. Per il resto sono certo che il Ministero degli Esteri affronterà il problema nel migliore dei modi, per rendere il meno gravoso possibile l’innegabile disagio subito dai connazionali onesti che vivono in Repubblica dominicana”.
Insomma, da parte dell’ambasciata italiana è evidente la voglia di essere vicino alla comunità, così come è lampante il fastidio che prova la nostra istituzione quando viene diffamata da persone che non hanno altro da fare che sfogare la propria rabbia nei confronti di una sede diplomatica che rappresenta l’Italia e tutti noi.
Personalmente, mi sento di ribadire il concetto espresso da D’Agostino in una delle sue repliche ai tanti messaggi che ogni giorno riceve: invito chiunque abbia informazioni di casi di corruzione all’interno della nostra sede diplomatica a denunciarli immediatamente presso l’ambasciata stessa, oppure taccia per sempre. Che qualcuno in preda al sacro furore del pettegolezzo si alzi la mattina e getti fango contro l’ambasciata di noi italiani sta diventando davvero un fatto increscioso. Considerate anche che si rischia di beccare una querela grande come una casa, perché si tratta di diffamazione. Scegliete voi cosa fare, ma fate la cosa giusta: siete a conoscenza di scandali e corruzione? Denunciate, facendo nomi e cognomi. Parlate per sentito dire e basta, e non avete uno straccio di riscontro? Allora andate in spiaggia, che è meglio.
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