L’on. del M5S Iolanda Di Stasio, nell’ambito della sua missione in Repubblica Dominicana, ha visitato il carcere di La Victoria e ha pubblicato due post, uno il 29 aprile scorso e l’altro nel giorno seguente, ormai negli Stati Uniti e in partenza per l’Italia.
Nella comitiva che l’ha affiancata è da segnalare l’importante presenza del presidente del Comites, cav. Paolo Dussich, un conoscitore indiscusso delle carceri dominicane, in cui si reca con regolarità per far visita ai reclusi italiani.
“Sono appena uscita dal carcere di ‘La Victoria’ a Santo Domingo, dove ho incontrato i nostri connazionali che sono detenuti qui. La condizione delle carceri dominicane è molto complessa e ho voluto assicurarmi, entrandoci dentro, che la loro situazione fosse sotto controllo e i loro diritti garantiti nel rispetto delle norme internazionali. Senza entrare nel merito di giudizi e pregiudizi, vedere con i propri occhi posti come questo, concretizza il mio lavoro in commissione e come Presidente del comitato per i diritti umani. Sono cose che ti segnano e lasciano spazio a molte riflessioni e confronti, come quelli che sto avendo con le associazioni di italiani a Santo Domingo. Un bagaglio di esperienze da riportare a Roma”.
Il giorno dopo, giunta negli Stati Uniti, la giovane onorevole ha postato quanto segue: “Anche qui negli USA è arrivata la notizia che l’Italia non è più in recessione. Insomma, se c’è qualcuno che crede ancora a questa storia, farebbe bene a leggere i dati Istat: stiamo crescendo! Cresce il PIL, crescono i contratti di lavoro stabili, è un’economia in fermento! Ps: vi mando un saluto da New York, sto per imbarcarmi per tornare a Roma dopo la missione in Repubblica Dominicana che non vedo l’ora di raccontavi”.
Nei suoi due ultimi post l’on. Di Stasio ha rivolto quindi la sua attenzione alla nostra comunità, compiacendosi dell’esito della sua visita e compromettendosi a raccontarci in un secondo tempo i dettagli della stessa.
In attesa delle maggiori informazioni promesse, siamo in grado di descrivere in linea di massima la sua visita al carcere di “La Victoria”.
Della comitiva facevano parte tra gli altri la sua assistente Ilaria Pellegrino, il cav. Paolo Dussich, presidente del Comites, il funzionario della nostra ambasciata dott. Sandro Niccolini e il connazionale residente a Boca Chica, Gianni Prudenza.
Nel carcere di La Victoria, l’on. si è incontrata con i sei cittadini italiani che vi si trovano attualmente reclusi. Questi hanno dichiarato all’onorevole di non subire maltrattamenti o violazioni dei diritti umani. Si sono lamentati però dei disagi cui sono sottoposti, in particolare perché sono costretti a dormire sul pavimento in celle angustie, insieme a una trentina di altri carcerati. Uno di loro addirittura ha il “posto letto” nell’area antistante il bagno per cui durante la notte è costantemente disturbato dal viavai di chi lo frequenta.
Successivamente l’onorevole ha voluto visitare Boca Chica, in quanto aveva sentito parlare male della cittadina balneare dove abitano tanti connazionali. Invece ne è rimasta molto bene impressionata. (…)
Quella dell’on. Di Stasio è stata una visita ufficiale. Ricordiamo che la parlamentare pentastellata è presidente del Comitato per i diritti umani.
Degno di nota è il fatto che l’onorevole abbia anche gradito il confronto che è rimasto in essere con le associazioni di italiani a Santo Domingo.
Una visita quindi quella della Di Stasio che non si è limitata soltanto ai “Diritti Umani”, ma che è andata oltre toccando temi di interesse della nostra comunità.
Il Cav. Paolo Dussich ha dichiarato di avere molto apprezzato la disponibilità e l’attenzione rivolta ai nostri connazionali reclusi da parte dell’on. Di Stasio. Si tratta sicuramente del primo parlamentare italiano che entra in un penitenziario locale. Ricordiamo che il presidente del Comites visita con regolarità gli italiani che scontano pene o che sono reclusi in via definitiva nei carceri dominicani.
L’on. Di Stasio ha anche rivolto un invito al cav. Dussich di far visita al parlamento italiano.
Non possiamo che ringraziare l’onorevole e congratularci per la sua iniziativa. Restiamo in attesa dei dettagli relativi alla sua visita promessi nel post pubblicato dagli USA.