L’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo riaprirà il prossimo 1 febbraio: lo ha comunicato nell’Aula della Camera il sottosegretario alla Salute Davide Faraone rispondendo, in sostituzione di un rappresentante della Farnesina, ad una interrogazione di Fucsia Fitzgerald Nizzoli (Democrazia solidale – Centro democratico).
L’Ambasciata era stata chiusa il 31 dicembre 2014, in base ad un decreto legge che disponeva la chiusura di alcune sedi diplomatiche all’estero in un’ottica di razionalizzazione e di spending review. La riapertura della sede diplomatica era stata annunciata alla Camera, ma senza una data specifica, a fine settembre dall’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni “per venire incontro alle istanze della comunita’ italiana residente in loco, ma anche per confermare con le autorita’ dominicane i solidi legami bilaterali in campo politico, economico e culturale”.
“L’Ambasciata a Santo Domingo – ha spiegato il sottosegretario Faraone – curera’ gli interessi italiani in alcuni altri Paesi dell’area caraibica attualmente promossi dall’Ambasciata a Caracas. A partire dall’1 febbraio il funzionario gia’ operativo a Santo Domingo come capo della sezione distaccata dell’ambasciata a Panama (Livio Spadavecchia, ndr) assumera’ la reggenza della nuova ambasciata, in qualita’ di Incaricato d’affari ad interim. Spettera’ quindi al Consiglio dei Ministri nominare l’ambasciatore presso la Repubblica dominicana, il quale assumera’ l’incarico una volta che saranno espletate le procedure diplomatiche di gradimento. Progressivamente nel corso della primavera l’organico della nuova sede sara’ rafforzato con l’invio di altre unita’ di ruolo, per consentire il pieno funzionamento della sede”.
Per quanto riguarda il settore consolare, il rappresentante del Governo ha precisato che “nel continuare l’attività di assistenza finora assicurata dalla sezione distaccata all’ambasciata a Panama la sede provvederà progressivamente, nel corso dei mesi a venire e proporzionalmente alle risorse umane e materiali assegnate, a riattivare i restanti servizi consolari. L’ambasciata in ogni caso avrà cura di aggiornare e fornire ogni utile informazione alla collettività localmente residente, sia tramite il proprio sito istituzionale sia con altri mezzi”.
”Un discorso a parte va fatto, infine, per il servizio visti” – ha concluso Faraone, sottolineando che “per motivi tecnici la sua riattivazione non avverrà immediatamente all’atto della riapertura della nostra sede diplomatica a Santo Domingo, che tuttavia potrà continuare a fornire tale servizio attraverso le stesse modalità utilizzate fino ad ora. Le domande di visto continueranno quindi a essere raccolte a Santo Domingo, attraverso la società di outsourcing attualmente incaricata, e rinviate per la loro trattazione alla nostra ambasciata a Panama. Una volta processate, le domande verranno inoltrate a Santo Domingo per la riconsegna agli interessati dei passaporti e degli eventuali visti emessi”.
L’INTERROGAZIONE Oggi, l’on. Nissoli è intervenuta nell’Aula di Montecitorio per illustrare l’interpellanza urgente n. 2-01590 di cui è prima firmataria concernente la riapertura dell’Ambasciata italiana a Santo Domingo.
Nello specifico, l’on. Nissoli ha espresso “la situazione di disorientamento che si sta avvertendo tra la Comunità italiana che vive nella Repubblica Dominicana. Infatti, vi è una forte apprensione per la riapertura dell’Ambasciata visto che, a pochi giorni dalla data stabilita del 1° febbraio 2017, non si riscontrano segnali concreti atti a far pensare ad una imminente riapertura della nostra Sede diplomatica e consolare”.
“Dopo un periodo di forte disagio che si è cercato di colmare con l’istituzione del funzionario itinerante proveniente da Panama – ha detto la deputata eletta all’estero – gli italiani della Repubblica Dominicana hanno il diritto sacrosanto di essere informati sui passi concreti che saranno fatti per riattivare quei servizi che stanno loro a cuore. Si è persino pensato che la riapertura dell’Ambasciata fosse solo un annuncio al quale non sarebbe seguito alcun gesto concreto; cosa che la dice lunga sulla situazione di ansia in cui vivono questi nostri connazionali. Pertanto, signor Sottosegretario, Le chiedo di fare luce sulle tappe necessarie alla riapertura dell’Ambasciata, la nomina dell’Ambasciatore ed il funzionamento dei servizi consolari”.
Nella sua replica l’on. Nissoli, pur registrando la certezza della riapertura dell’Ambasciata per il 1° febbraio prossimo, ha auspicato che “il ripristino dei servizi consolari avvenga in tempi stretti”.
IL MAIE RD, “FINALMENTE” “Finalmente una risposta chiara da parte del governo, almeno sulla data di riapertura dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo. Il primo febbraio gli italiani della RD riavranno la propria sede diplomatica. Ci è voluto un enorme impegno da parte di tutti, ci è voluta tanta passione, tanto coraggio. Ma alla fine la comunità italiana ha vinto. Siamo orgogliosi di appartenere a un movimento, il MAIE, che ha dato inizio alla battaglia e ha contribuito con forza, da protagonista, al successo comune. Ora sarà compito di tutti noi vigilare affinché i servizi consolari vengano ripristinati prima possibile e affinché nella nostra ambasciata non accadano mai più le sporche vicende a cui si è assistito in passato”. Così in una nota congiunta Ricky Filosa, coordinatore MAIE Nord e Centro America, e Flavio Bellinato, coordinatore MAIE Repubblica Dominicana, entrambi residenti nell’isola Hipaniola.
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