"La decisione del TAR Lazio che ha accolto il ricorso contro la chiusura dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, è particolarmente simbolica perchè nelle motivazioni della sentenza si affermano principi e considerazioni sulla rilevanza della salvaguardia di alcune sedi MAECI all’estero, che da anni si segnalano al Ministero ma che sono rimaste pressocché inascoltate". Lo dichiara Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare eletto all’estero.
"Non ci si può infatti nascondere dietro una apparente spending review per giustificare la soppressione di un’Ambasciata, un atto che appare condizionato da "eccesso di potere per illogicità ed irragionevolezza con riguardo alle finalità che l’attività svolta doveva perseguire" in un paese in cui, come si legge nella sentenza, è sede di rilevante importanza, dove risiedono 9.000 italiani iscritti all’AIRE e 20.000 sono presenti stabilmente anche se non iscritti nei registri ufficiali".
"E’ poi paradossale che si continui a chiudere sedi consolari in nome di millantati tagli alla spesa, ma contemporaneamente si finanziano e supportano strutture, come i patronati, che hanno l’ambizione di sostituirsi allo Stato nella fornitura dei servizi ai nostri connazionali, creando una sorta di struttura assistenziale parallela e ibrida sulla cui legittimità emerge più di qualche dubbio ed in merito alla quale sarà mia cura depositare un atto di sindacato ispettivo", conclude Di Biagio.
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