L’italiano Damiano Segarelli ha scritto al Listin Diario, il quotidiano più autorevole e più diffuso della Repubblica Dominicana, per denunciare le proprie condizioni di urgente necessità in cui vive nel Paese dei Caraibi: “Dormo per terra, in una stanza sporca e piena di insetti”. Non solo: “Voglio rientrare in Italia, ma non ho i soldi per pagare la multa di 40mila pesos che mi è stata inflitta dalla Direzione generale di Migrazione”. L’italiano, insomma, chiede aiuto.
Segarelli ha anche affermato di aver perso il passaporto e che funzionari dell’Ambasciata d’Italia non gli vogliono fornire il documento di viaggio con cui poter rientrare in Patria.
Dopo tali gravi affermazioni, l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo ha sentito la necessità di fare chiarezza e ha scritto al Listin Diario, smentendo tutte le accuse del connazionale.
“Abbiamo proposto al signor Segarelli un adeguato aiuto, ma è stato rifiutato”, fanno sapere dalla sede diplomatica, aggiungendo che erano pronti anche a pagargli il volo di rientro in Italia, ma il nostro connazionale ha preferito restare nella Repubblica Dominicana.
Segarelli ha perso i suoi documenti e il suo passaporto, ma l’Ambasciata non può fornirglieli “a causa della sua posizione pendente con l’Italia”. Tuttavia, se davvero volesse tornare nello Stivale, la sede diplomatica è pronta a dargli un documento di viaggio speciale, proprio per consentirgli di viaggiare e rientrare.
Vengono quindi smentite tutte le accuse che l’italiano aveva rivolto alla nostra sede diplomatica. Il caso di Damiano Segarelli era comunque già conosciuto dall’Ambasciata, ma anche da altre associazioni e fondazioni di italiani operanti nella RD: un caso circondato da una fitta nebbia, che però a quanto pare Segarelli è il primo a non volvere dissipare.