Natale è alle porte. Il 15 novembre, un mese esatto prima, la tradizione popolare romana celebra Santa Caterina. Folklore e usanze nella capitale. A Roma la celebrazione di tale santa è legata, fin dai tempi più antichi, al cambio della stagione e all’avvento del Natale. Secondo la tradizione romana la data stabilita per l’inizio dell’inverno sarebbe il 25 novembre, appunto un mese esatto prima delle festività natalizie.
In questo giorno era consuetudine fra il popolo romano effettuare il cambio di stagione, ovvero indossare indumenti pesanti, fare il cambio delle coperte, mettere quella più pesante, accendere i braceri nelle cucine e nelle camere da letto, accendere la legna nei camini, mettere le stuoie sulle scale.
Ovviamente il riscaldamento in quei tempi antichi non esisteva e si doveva ricorrere a queste azioni per riscaldare la casa e tutta la famiglia. Nelle case dei ricchi, davanti all’entrata dei palazzi nobiliari si stendeva una stuoia imbottita, che praticamente aveva il compito di fare le veci del calendario dell’avvento. E proprio durante la giornata del 25 novembre calavano i pifferari a Roma. Usanza che è rimasta intatta nei secoli, conservandosi fino ai tempi attuali. Negli anni precedenti al Covid si potevano notare questi personaggi in costume che sciamavano per le strade centrali della città e in prossimità dei mercati rionali. Suonavano e cantavano, si fermavano anche sotto le finestre delle abitazioni e i romani per ricompensarli delle musichette gli gettavano qualche moneta. Erano agricoltori e suonatori, provenienti dalle montagne vicine.
Perfino il Belli li ha descritti con molta accuratezza in alcuni suoi sonetti. In genere i pifferari o zampognari giravano in piccoli gruppetti composti di tre persone: uno suonava il piffero, uno la zampogna, mentre il terzo cantava litanie e canzoni natalizie. Ma quello che contava era l’atmosfera dei tempi antichi che puntualmente riproponevano anno dopo anno. Inoltre, secondo leggende popolari, il clima del giorno del 25 novembre sarebbe identico a quello del 25 dicembre, giorno di Natale.
La chiesa di Santa Caterina della Rota, situata nella piazza omonima a Roma, è dedicata alla santa martirizzata nel IV secolo. Fu decretato che venisse strangolata da una ruota dentata, probabilmente da lì il nome della chiesa, ma lo strumento di tortura si ruppe e Caterina venne poi decapitata.