L’edizione del Festival di Sanremo appena conclusa non sarà ricordata per la musica, ma per certi spettacoli discutibili, come quello di Rosa Chemical e Fedez, e per i soliti predicozzi sulla Costituzione fatti da Roberto Benigni, quando in questi anni lo stesso dettato costituzionale è stato di fatto accantonato. Sarà ricordata per la scena di Blanco che ha rotto le fioriere. Sarà ricordata anche per Paola Egonu che ha definito l’Italia un Paese “razzista”.
La musica è passata in secondo piano. Tutto questo è stato veramente triste. In una manifestazione canora, proprio ciò che avrebbe dovuto essere protagonista, la musica, è passato in secondo piano.
Dove sono finiti i tempi di Aleandro Baldi e Francesca Alotta e dei Jalisse? Io ricordo canzoni come “Non amarmi” e “Fiumi di parole”. Quelle canzoni diventarono dei veri e propri cult. Mi ricordo che nel 1997 si sentiva “Fiumi di parole” ogni santo giorno e ad ogni ora. Ricordo il ritornello a memoria.
Questa edizione è stata vinta da Marco Mengoni, ma ciò non ha fatto notizia come il resto. A questo punto, ci si deve chiedere cosa ci sia di culturale, per esempio, in ciò che fa un rapper che strappa la foto di un politico. Il guaio è che tutto ciò è stato messo in onda dalla TV pubblica.
A questo punto, non sarebbe il caso di non fare pagare più il canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica? Una persona che vede i soldi che versa in una tassa sul possesso di un televisore spesi in questo modo potrebbe sentirsi oltraggiata. Se il Governo togliesse il canone Rai presente nella bolletta dell’energia elettrica farebbe una gran cosa.