Somiglia sempre piu’ al ‘sistema Maugeri’, che ha portato alla richiesta di processo per associazione per delinquere e corruzione a carico, tra gli altri, di Roberto Formigoni, la ‘nuova’ inchiesta della Procura di Milano su un presunto giro di tangenti nella sanita’ lombarda. Somiglianza accentuata dagli ultimi verbali dell’imprenditore Giuseppe Lo Presti, il quale ha raccontato come l’ex consigliere regionale Massimo Guarischi gli fece ‘intendere’ che ‘parte dei soldi che gli versavo a titolo corruttivo erano destinati’ all’allora governatore, oggi senatore del Pdl. Mazzette che, sempre secondo Lo Presti, servivano per ‘intervenire in Regione per farmi ottenere i finanziamenti’.
Lo scorso 12 marzo, Lo Presti, titolare della societa’ Hermex che forniva un acceleratore lineare per la diagnostica tumorale, i suoi due figli, Guarischi e altre tre persone, tra cui l’ex direttore della Padania, Leonardo Boriani, sono stati arrestati nell’inchiesta condotta dalla Dia e coordinata dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio e per loro e’ stato gia’ disposto il giudizio immediato. Dalle carte delle indagini era gia’ emerso lo stretto rapporto tra Formigoni e Guarischi, ritenuto dagli inquirenti un ‘grimaldello’ coi funzionari pubblici della Regione per sbloccare gli stanziamenti. Un ruolo simile a quello di Pierangelo Dacco’ nell’inchiesta Maugeri.
Negli ultimi due interrogatori del 17 aprile e del 16 maggio scorso, Lo Presti ha fatto un ‘passo avanti’, facendo il nome di Formigoni come presunto destinatario delle mazzette nell’inchiesta con al centro appalti in una serie di ospedali, tra cui l’Istituto nazionale dei tumori e l’Azienda ospedaliera di Cremona. ‘Confermo – ha detto Lo Presti ai pm – che Guarischi aveva sottolineato di essere amico del Presidente Formigoni e che aveva fatto intendere che parte dei soldi che gli versavo a titolo corruttivo erano destinati allo stesso’. Ed ha poi aggiunto: ‘Posso solo dire che (…) le somme di denaro mi venivano richieste da Guarischi sempre motivandole con l’esigenza di intervenire in Regione per farmi ottenere i finanziamenti’. E ha raccontato poi che ‘a Natale 2010 Guarischi mi chiese di comprare un regalo che lui voleva fare al Presidente’. Cosi’ ‘andai da Bulgari – ha spiegato – e comprai dei gemelli del valore di circa 3mila euro che consegnai a Guarischi’. L’imprenditore, pero’, ha anche aggiunto: ‘non so se poi Guarischi li ha consegnati a Formigoni’. Il titolare della Hermex ha parlato anche di ‘richieste di denaro pressanti da parte di Guarischi nel giugno 2012 in relazione ad un viaggio (…) Seppi poi al suo ritorno che aveva fatto un viaggio con il Presidente Formigoni’. Stando alle indagini, Guarischi e l’allora Governatore sarebbero andati insieme in Croazia nell’estate 2012 e in Oman all’inizio del 2013. Per l’accusa Lo Presti avrebbe promesso a Guarischi un totale di circa 900mila euro di tangenti e lo stesso imprenditore in una memoria ha chiarito di aver versato al presunto ‘collettore’ oltre 685 mila euro. Soldi in cambio di delibere regionali, secondo Lo Presti, con ‘Guarischi che mi faceva intendere che il rilascio di detti finanziamenti poteva essere agevolato grazie alle sue conoscenze in Regione ed in particolare col Presidente Formigoni’.
Le indagini avrebbero accertato anche incontri al Pirellone tra l’ex consigliere e il Celeste. E sul punto l’imprenditore ha sostenuto che Guarischi ‘aveva avuto la conferma nel corso dell’incontro con Formigoni circa il fatto che il finanziamento all’Istituto dei Tumori comprendeva anche l’acquisito dell’apparecchiatura Vero’, fornita dalla Hermex. Ieri, pero’, con una nota degli avvocati Angelo Giarda e Michele Apicella, Guarischi ha fatto sapere di non aver mai ‘versato alcuna somma di denaro’ a Formigoni e di aver ‘condiviso’ con lui solo ‘un rapporto d’amicizia’.
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