Nessun dubbio sulle coperture. Anzi, dal decreto sanita’, all’attenzione del Capo dello Stato, il governo si aspetta addirittura risparmi, visto che molte misure sono volte a razionalizzare e rendere piu’ efficiente il sistema. E dopo la corsa a ostacoli per arrivare alla sua approvazione, tra l’ostilita’ delle Regioni, i dubbi di diversi dicasteri e dei sindacati e l’assalto delle lobby, il ministro Balduzzi incassa una prima promozione delle nuove misure dagli italiani, che, secondo un sondaggio condotto da Renato Mannheimer, apprezzano le innovazioni introdotte e danno voti lusinghieri alla maggior parte delle novita’, in testa la stretta anti-fumo, e a ‘pari merito’ le misure che puntano alla trasparenza nelle nomine in sanita’.
L’urgenza del decreto, si spiega nelle relazioni che accompagnano il provvedimento, deriva dalla necessita’ di far fronte ai tagli delle ultime manovre e della spending review, e, in particolare per la ‘rivoluzione h24′ dei medici di famiglia, per rispondere alla riduzione dell’offerta di assitenza ospedaliera. La possibilita’ di avere sempre a disposizione i medici di medicina generale nei ‘maxi-studi’, poi, nelle previsioni del governo, potrebbe portare risparmi sia perche’ ‘sarebbe possibile evitare in alcune fasce orarie (24-8) la sovrapposizione tra servizio di emergenza 118 e medicina territoriale’, sia perche’ con una assistenza piu’ ‘vicina’ ai pazienti, in particolare i cronici, si punta a ridurre il ricorso alla ‘riospedalizzazione’. Ma il servizio sanitario potra’ risparmiare anche dalla revisione del prontuario farmaceutico e dalle misure ‘anti-spreco’ (e pro appropriatezza) per i medicinali come la possibilita’ di ‘spacchettamento’ data alle farmacie ospedaliere. Ma sara’ ‘a costo zero’ anche la tanto attesa revisione dei Livelli essenziali di assistenza (i cosiddetti ‘nuovi Lea’ giacciono da anni all’Economia per mancanza di risorse). Si adottera’, infatti, un ‘approccio di tipo compensativo’: l’ingresso di nuove malattie croniche o rare, e della ludopatia sara’ ‘controbilanciato’ anche dalla ‘esclusione parziale o totale’ di altre patologie.
Il giudizio degli italiani, intanto, e’ ‘molto positivo’ come spiega Mannheimer che ha intervistato un campione rappresentativo la scorsa settimana, a ridosso del via libera del Cdm al decreto. Agli intervistati (che danno voti tra il 7 e l’8 alla principali misure) piacciono soprattutto le misure contro il fumo e, ‘fatto curioso’ la spinta alla trasparenza nella scelta di direttori generali e primari. Segno, spiega l’esperto, della voglia di trasparenza dei cittadini ‘nei confronti di tutti i comparti dell’amministrazione pubblica’.
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