L’USEI è un Partito Italiano che si è sempre caratterizzato dall’azione concreta. Non siamo d’accordo con le manifestazioni fini a se stesse, all’arringa di piazza o ai comunicati stampa da archivio, bensì ai fatti tangibili, alle azioni parlamentari, agli elementi di fondo ed alla profonda responsabilità verso tutti coloro che ci hanno votato.
In merito alle ultime azioni di alcune fazioni politiche che hanno voluto manifestare davanti alla rete diplomatica e consolare, abbiamo risposto con una lettera al Presidente della Repubblica e, precedentemente, abbiamo agito nella sede opportuna, ovvero, il nostro Parlamento, con la nostra rappresentante, come lo facciamo dal 2013.
È più che evidente che si tratta di fuochi d’artificio, dato che, dalla leadership del movimento che ha manifestato, è partito un ordine preciso: “Attaccare il governo Gentiloni che non ha una politica emigratoria adeguata, ma non le reti diplomatiche e consolari”, come se non esistesse nessuna responsabilità da parte degli addetti ai lavori.
Aldilà del fatto che siamo d’accordo con l’inutilità del governo del PD nel settore emigrazione, dobbiamo però aggiungere che le responsabilità non sono soltanto delle linee guida di un governo, ma anche dalla mancanza di azioni concrete da parte delle stesse reti. In alcuni casi, esiste una vera e propria mancanza di responsabilità nei confronti dei nostri connazionali all’estero.
E’ possibile che un cittadino italiano debba attendere settimane o mesi per avere un appuntamento per un rinnovo di passaporto o per l’iscrizione di un figlio all’AIRE?
Ora stiamo lavorando su un Progetto di Legge da presentare in Parlamento per destinare una parte di quel 30% ora ridistribuito alle strutture consolari, volta ad ottimizzare il lavoro della rete consolare, includendo l’autorizzazione a disbrigare pratiche di cittadinanza (ed altro) alla rete dei Viceconsolati Onorari che, in molti casi, non hanno risorse per dare ai connazionali lontani dalle sedi ufficiali, un’attenzione decorosa.
Ma andiamo più in là, con le risorse scaturite dai proventi dei consolati, vogliamo considerare anche altri punti indispensabili da potenziare, come la diffusione della Lingua Italiana, l’aiuto agli indigenti ed alla Stampa Italiana all’estero.
Continuando con la nostra linea, improntata alla coerenza ed al concetto di portare avanti risultati concreti per gli italiani all’estero, evidenziamo che l’USEI sta aprendo una nuova finestra per tutti, attraverso il potenziamento delle nostre reti sociali, attraverso le quali, ognuno di voi, sarà in grado di scrivere le proprie iniziative, denunciare il malcontento o, semplicemente, aiutarci ad interpretare e portare avanti le nostre rivendicazioni.
Eugenio Sangregorio, presidente USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani
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