Sandro Gozi, Responsabile degli Affari Europei per il governo francese, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sulla scelta di entrare nel governo Macron ha detto: “Macron lo conosco da tantissimi anni, da prima che entrasse in politica, l’ho sempre stimato, è una persona di grande competenza. Poi l’ho conosciuto meglio quando lui era nel governo Hollande e io sottosegretario del governo italiano. Io sono stato eletto nelle liste di En marche al Parlamento europeo perché siamo convinti che l’Europa la si può costruire solo con una politica transnazionale, con uomini e donne che hanno obiettivi comuni”.
“Io sono consigliere per gli affari europei del primo ministro, non è che sono ministro del governo francese. Mi aspettavo delle critiche, ma sono rimasto sorpreso da tutto questo scalpore. Vuol dire che l’Italia è totalmente sconnessa da quello che accade in Europa. Quello che è successo con me è successo con tanti altri”.
“Quando leggo: altro tradimento, via la nazionalità italiana, mi viene da pensare: mammamia come siamo caduti in basso in Italia. Capisco Giorgia Meloni, Salvini le ha portato via tutti i temi di destra, non sa più a che santi rivolgersi, si è messa in testa di fare la guerra all’Europa e alla Francia. Capisco che sono europeista e amico di Macron quindi per lei magari sono da condanna a morte. Sono le stesse polemiche che c’erano quando i primi calciatori italiani, come Zola, venivano acquistati dalle squadre estere. Degli ex colleghi della Lega mi hanno chiamato dicendomi: cosa vai a fare il Mourinho della situazione? Io sono juventino però”.
“La cosa paradossale è che oggi c’è uno spirito antifrancese e anti-Macron in Italia che è assurdo, perché se c’è un Paese che Macron ama è l’Italia, c’è grande ammirazione da parte dei francesi per l’Italia. Credo che Italia e Francia abbiano valori e interessi talmente comuni che dovrebbero lavorare insieme. Io spero che questo periodo di follia anti francese spero che passi il prima possibile”.
“Migranti? Dei respingimenti al confine francese non abbiamo ancora parlato. Da sempre ci sono tensioni tra Italia e Francia su Ventimiglia. Finchè non si trovano vere soluzioni europee di gestione delle frontiere esterne e di ricollocamento dei migranti, sempre ci saranno delle tensioni tra Paesi. Ogni Paese ha problemi di opinione pubblica interna e il problema dei migranti è spinosissimo, quindi bisogna iniziare a lavorare insieme”.
Sulla tav. “Finalmente si fa. Non è un regalo a Macron, ma un regalo agli italiani, agli europei, agli imprenditori, ai cittadini. Il fatto che si faccia è una notizia bellissima per tutti”.
Su Renzi come Macron italiano. “Quello che vuol fare Renzi bisogna chiederlo a lui. Mi sembra che in questo momento sia in prima linea a fare opposizione a questo governo e credo lo stia facendo molto bene. Zingaretti? Ha fatto bene a dire che non si alleerà col M5S, gli auguro buon lavoro e sono contento che abbia escluso certe alleanze”.