Il fiore resta l’omaggio piu’ gettonato per la festa degli innamorati: domani, 14 febbraio, giorno di San Valentino, piu’ di quattro italiani su dieci regaleranno un pensiero floreale, per un totale di 20 milioni di esemplari, rose in testa, con una spesa al consumo vicina ai 75 milioni di euro. Le persone non rinunceranno insomma al loro lato romantico, pur facendo i conti con disponibilita’ economiche ridotte, freddo e neve, che hanno scoraggiato uscite al ristorante o acquisti costosi. Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori (Cia), sulla base di un sondaggio dal quale emerge che tra, i diversi regali, il 45% degli intervistati scegliera’ i fiori, il 28% i cioccolatini, il 16% bracciali o collane, l’11% capi di abbigliamento.
Una notizia positiva per la floricoltura, non del tutto per quella italiana: secondo la Cia, infatti, in due casi su tre i fiori acquistati saranno di provenienza straniera. Gli aumenti dei prezzi del gasolio agricolo (+130% in meno di due anni), uniti ai disagi causati dal maltempo, avrebbero infatti spinto molti produttori a sacrificare o ridurre i tagli invernali. E cosi’, special modo in occasione delle ricorrenze, aumentano a dismisura le importazioni ‘selvagge’ da Paesi extracomunitari come Thailandia, Colombia, Etiopia, Ecuador, Kenia, avvantaggiati da prezzi molti bassi, a discapito pero’ della qualita’ e della sicurezza del prodotto. Per San Valentino gli italiani si rivolgeranno comunque principalmente al fioraio sotto casa (75%), per una spesa media che varia dai 3 ai 10 euro. L’88% acquistera’ il fiore reciso, il 35% una composizione e solo il 4% un cesto floreale.
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