Vietato fumare in luoghi pubblici a San Marino le sigarette elettroniche, che saranno vendute esclusivamente nelle farmacie, attivita’ che sul Titano sono solo statali. ‘Sulla commercializzazione delle sigarette elettroniche meglio usare un atteggiamento prudente al fine di salvaguardare la salute dei cittadini’, ha detto il ministro alla Sanita’ della Repubblica di San Marino, Francesco Mussoni, convinto che sia giusto ‘aspettare evidenze scientifiche sull’argomento’. Insomma, anche il piccolo Stato si unisce agli scettici che nel ‘vapore acqueo’ delle sigarette elettroniche non vedono la panacea che combattera’ il tabagismo nel mondo. Dopo le perplessita’ espresse dal ministro Renato Balduzzi, che all’Unione Europea ha chiesto una riflessione sul tema, e al Comune di Vicenza, dove da oggi e’ vietato fumare le sigarette elettroniche negli uffici pubblici, anche San Marino aspetta che si faccia chiarezza sugli eventuali effetti dei dispositivi elettronici con carica alla nicotina.
Il Congresso di Stato, il governo sammarinese, ha infatti reso noto oggi di aver deciso, sentito il parere dell’Authority sanitaria, le valutazioni dell’associazione commercianti, e la posizione dell’Oms che le sigarette elettroniche sul Titano saranno vendute sotto il controllo dello Stato nelle farmacie ed esclusivamente a maggiorenni. Inoltre a San Marino fumare sigarette elettroniche sara’ vietato nei luoghi pubblici, come avviene per quelle tradizionali. ‘In questi mesi, al Governo sono arrivate molte richieste di licenze per l’apertura di punti vendita specializzati in sigarette elettroniche – ha spiegato il ministro Mussoni – Da qui e’ partita una riflessione nell’ambito del tavolo sul commercio, dove e’ stato valutato sia l’orientamento dell’authority sanitaria che le informazioni dell’Organizzazione mondiale della sanita’. La decisione e’ stata quella di non aprire alla vendita senza controllo. Presto con un apposito disegno di legge regolamenteremo la vendita in farmacia e l’uso nei luoghi pubblici con le dovute restrizioni’.
In Italia, del resto, simili riflessioni sono gia’ state espresse dal ministro Renato Balduzzi, che ha sottolineato come la diffusione delle sigarette elettroniche sia ‘contraria agli sforzi di disincentivare la moda dell’uso delle sigarette, anche perche’ possono essere usate per aggirare i divieti, sia sulle aree smoke free che sui minori, e poi perche’ possono contenere nicotinoidi’. Intervenendo sulla revisione della Direttiva europea sul fumo, Balduzzi ha recentemente sottolineato che occorre andare avanti ‘con determinazione’, ossia estendere le aree smoke free, vietare o limitare le sigarette ‘slim’, vietare i pacchetti contenenti meno di 20 sigarette, dare adeguato spazio sui pacchetti ai ‘pictorial warnings’ e vietare la pubblicizzazione degli aromi.
Discussione su questo articolo