Samantha Cristoforetti torna nello spazio. Il 23 aprile tornerà in orbita per quasi 6 mesi sull’Iss per la missione Minerva dell’Esa a distanza di 7 anni dalla sua prima spedizione: quanti post-it ha lasciato sul frigorifero di casa a Colonia? “Ho la fortuna di avere un partner che ha sempre dimostrato di cavarsela molto bene in famiglia – spiega al Messaggero – e di essere il punto di riferimento per i nostri due figli anche per lunghi periodi. Noi astronauti dobbiamo molto a chi ci aiuta quando siamo lontani da casa in missione o in addestramento”.
Dalla vetusta navicella Soyuz alla sfavillante Crew Dragon di SpaceX di Elon Musk finora mai usata da un italiano. In queste settimane voi astronauti della missione Crew-4 avete temuto per le sorti della missione dopo che i vertici di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, hanno minacciato di bloccare la collaborazione con Usa, Europa, Canada e Giappone sull’Iss se non fossero state tolte le sanzioni innescate dall’aggressione all’Ucraina?
“No, perché chi fa parte della comunità legata alle attività spaziali, quindi non solo gli astronauti ma anche le migliaia e migliaia di tecnici che rendono possibili le missioni, sa bene quanto è forte lo spirito di valorizzare più ciò che unisce rispetto a ciò che divide”.