Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, intervistato dal quotidiano Libero lancia la sfida all’Europa, dettando la sua agenda: “Ho lavorato in Europa anni, so che se non alzi la voce, non ti ascoltano. Ora ci danno retta solo perché si sono accorti che questo governo fa sul serio. E poi io non litigo con l’Europa, la sto ricostruendo; ne ha bisogno, la sua immagine è ai minimi storici”. “Cambiare le regole, non solo sugli immigrati, anche sui trattati, le banche, l’agricoltura. Nel 2019 ci saranno le elezioni, mi auguro che salti l’inciucio democristiano-socialista e a Bruxelles il primo partito diventi quello sovranista. Vedo questa possibilità”.
Alla vigilia del suo discorso di domenica a Pontida, che preparerà nel “sabato di meditazione”, Salvini a proposito di immigrazione annuncia: “Daremo le motovedette alla Libia per fermare i gommoni, pagheremo gli straordinari ai vigili del fuoco che aspettano dal sisma del 2016, vareremo il decreto spiagge sicure per liberare dall’assedio dei vu’ cumprà i bagnanti e stiamo preparando un pacchetto di iniziative contro le droghe. Ma soprattutto, taglieremo le spese per l’accoglienza: i 36 euro a migrante saranno drasticamente ridotti. E poi sto cercando 70 milioni per pagare gli arretrati alle nostre forze dell’ordine e triplicherò i dipendenti dell’agenzia che gestisce i beni confiscati alla mafia: questo per rispondere a chi dice che mi vota la ‘ndrangheta”.
Il ministro dell’Interno martedì 3 luglio alle 10 sarà in Toscana, a Monteroni d’Arbia, dove visiterà l’azienda agricola ‘Suvignano Srl’ , bene confiscato definitivamente alla mafia nel 2007. Al termine della visita, fa sapere una nota del Viminale, Salvini incontrerà la stampa nella stessa azienda agricola.
Salvini commenta in una nota l’accordo sui migranti raggiunto al Vertice Ue: “Sono soddisfatto e orgoglioso per i risultati del nostro governo a Bruxelles. Eppur si muove… Abbiamo cominciato! Finalmente l’Europa e’ stata costretta ad accettare la discussione su una proposta italiana”.
“Rispetto al nulla dei governi Letta, Renzi e Gentiloni – rivendica Salvini – sono state accettate numerose nostre richieste. Su altre ancora c’e’ ancora da lavorare. Pero’ finalmente l’Italia e’ uscita dall’isolamento e torna protagonista. Ho sentito il premier Conte per complimentarmi, i ministri Di Maio, Toninelli e Moavero, ai quali ho espresso tutta la mia soddisfazione perche’ siamo tornati protagonisti. Con la sinistra l’Italia era ridotta a una comparsa”.
AL FESTIVAL DEL LAVORO
“Io da milanese tifo per la mia città a prescindere dal colore della maglietta del sindaco. Ritengo, da milanese, cha aprire sei moschee non sia una priorità per la mia città”. Così il ministro Salvini a margine del Festival del Lavoro a Milano.
Ed è ancora polemica tra il ministro dell’Interno il Presidente francese Emmanuel Macron a margine del Festival del lavoro in corso a Milano: “La Francia, per rispettare quello che aveva sottoscritto, apra le porte a 9mila rifugiati che dovrebbe accogliere dall’Italia e poi Macron torna ad avere diritto di pontificare e di aprire bocca. Fino a che non farà quello che è previsto gli italiani da Macron no hanno lezioni da accettare. Gli stati fanno gli stati, la Guardia costiera farà il suo lavoro e salverà le vite, la marina militare farà il suo lavoro e salverà le vite, navi straniere finanziate in maniera occulta da potenze straniere in Italia non mettono piede”.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, visitando il Festival del Lavoro al centro congressi di Milano, ha attraversato diversi stand per dare un saluto ai partecipanti.