“Faremo tutto il possibile perchè in Venezuela tornino lavoro, serenità e democrazia e perchè Maduro, che è un delinquente, tolga il disturbo prima possibile”. Cosi’ il vicepremier Matteo Salvini ha risposto oggi a Cagliari a chi gli chiedeva un intervento a favore degli italiani emigrati in Venezuela.
Al leader della Lega replica su Twitter l’azzurra Mara Carfagna, vicepresidente della Camera: ”Salvini invita Maduro a ‘togliere il disturbo’. Sottoscrivo la dichiarazione. Se questa è la posizione del governo, si riconosca Guaidò presidente legittimo, come prevede la Costituzione, per organizzare libere elezioni. Se non seguono i fatti, le parole restano vuote”.
Intanto nel Paese sudamericano la crisi è sempre più grave. Sono circa 350 al momento i membri delle forze armate venezuelane che da sabato scorso hanno disertato il governo del presidente in carica del Venezuela, Nicolas Maduro, cercando asilo in Colombia: lo rende noto Christian Kruger Sarmiento, direttore generale di Migracion Colombia, l’ente pubblico che gestisce l’arrivo degli stranieri a Bogota’.
Secondo il capo dell’autorita’ migratoria colombiana, questi 326 militari che hanno cercato rifugio in Colombia non vanno visti come disertori, ma piuttosto come “migranti in fuga da una dittatura, in cerca di cibo, salute e tranquillità”.
Frattanto anche l’esercito brasiliano ha informato che altri cinque soldati venezuelani sono arrivati nelle ultime ore a Pacaraima, la città di confine con il Venezuela: in tutto finora sono dunque 12 i militari venezuelani che da sabato scorso hanno cercato rifugio in Brasile.
Il presidente del Peru’, Martin Vizcarra, ha parlato davanti alla Camera dei deputati spagnola ribadendo il sostegno del suo governo al leader dell’opposizione venezuelana, Juan Guaido’, e definendo il presidente in carica del Venezuela, Nicolas Maduro, “un oppressore del suo popolo”.
“Un governo che opprime il suo popolo perpetuandosi nel potere non puo’ godere dell’apprezzamento di coloro che credono nella liberta’, nel progresso e nel rispetto senza restrizioni dell’ordine costituzionale emanato dalla volonta’ popolare”. L’intervento di Vizcarra fa parte della sua visita di Stato di due giorni in Spagna, iniziata oggi con un’accoglienza ufficiale presso il Palazzo Reale di Madrid.