Matteo Salvini non sa più come dirlo: “L’unico governo possibile è tra centrodestra e M5S su un programma condiviso”.
Il leader della Lega lo sta ripetendo da settimane, come un mantra, ma sembra che il messaggio non sia arrivato. E allora, o governo di centrodestra oppure “l’unica altra soluzione è quella delle elezioni, ma non tra 18 mesi per tirare a campare”.
Da parte sua, insiste, continua “coerentemente e testardamente ad escludere qualsiasi rapporto con Renzi, la Boschi e Gentiloni, le cui riforme vogliamo smontare pezzo per pezzo, petalo per petalo”.
“Spero che queste settimane di giri per forni e panetterie – ha aggiunto il leader del Carroccio parlano a Genova – abbiano fatto capire ai Cinque Stelle che la coerenza non è merce in distribuzione al discount”.
“Sono umilmente e tranquillamente a disposizione da oggi pomeriggio, quando si vuole, dove si vuole, con chi si vuole, in diretta o non in diretta, a sederci attorno ad un tavolo partendo dalle riforme, pensioni, lavoro, scuola, giustizia e fisco”.
E a proposito di legge elettorale: “Non state a sentire quelli che dicono di dover modificare la Costituzione per cambiare la legge elettorale, basta aggiungere un premio di maggioranza alla legge attuale. Se c’è un impegno di tutti ad aggiungere una riga in più a questa legge elettorale, io sono a disposizione, le vie di mezzo non mi piacciono”.