“Siamo al lavoro da tre mesi ma mi sembrano trent’anni, oggi ho scoperto che ho altri due capi di imputazione. Ma per me sono medaglie”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Venezia, durante la firma del protocollo di legalità per la realizzazione della superstrada a pedaggio ‘Pedemontana Veneta’. “Non siamo tifosi del tutto pubblico e del tutto privato. Credo che il privato possa fare meglio, ma il pubblico deve avere una funzione di controllo. Una collaborazione tra pubblico e privato può essere la soluzione migliore”. “Penso che il modello di compartecipazione positivo pubblico-privato sperimentato in Veneto possa essere un modello anche a livello nazionale”.
Riguardo le nuove accuse: “Leggo ora che sono accusato di un nuovo reato: ricatto all’Unione europea. Stanno modificando il codice penale ad uso e consumo del ministro dell’Interno. Se è così, rivendico bonariamente di aver ricattato l’Unione europea”.
“Non diro’ con quali altri paesi stiamo discutendo in termini di ridistribuzione dei migranti. Da Bruxelles mi dicono che i migranti devono esprimere il consenso a dove andare, e’ un concetto bizzarro perche’ se scappano da una guerra di sicuro non dovrebbero scegliere il villaggio vacanze. Ma per ora non diciamo con chi stiamo parlando. Lavoriamo in silenzio e comunicheremo a Bruxelles quanto ottenuto. Se Bruxelles condividerà la scelta bene, altrimenti andremo avanti lo stesso senza alcun problema”.
“Visto che facciamo il lavoro che dovrebbero fare altri troviamo la disponibilità del governo albanese che si è mostrato molto più solidale di quello francese”, ha aggiunto.
“VENEZIA È UN GIOIELLO MA NON VA MESSA SOTTO UNA TECA”
“Venezia e’ un patrimonio unico al mondo e ragioneremo col mio ministero e con il governo per individuare poteri speciali da assegnare a qualcuno”. Cosi’ il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, strizza l’occhio al sindaco, Luigi Brugnaro, seduto in prima fila, che piu’ volte ha chiesto di avere una maggiore liberta’ d’azione specie per quanto riguarda la gestione dei problemi legati alla sicurezza. “Venezia e’ un gioiello, va tutelata non tenendola sotto una teca, ma aprendola al mondo”.
CUCCHI, “VEDRÒ FILM, PRONTO A INCONTRARE FAMIGLIA”
“Vedro’ volentieri il film sperando di trovare il tempo, incontrero’, se e’ loro desiderio, la famiglia al ministero e non in strada per ascoltare le ragioni di chi ha perso un familiare e spiegare quello che faro’ da ministro”. Cosi’ Salvini in merito alla vicenda di Stefano Cucchi, tornata d’attualita’ anche per il film “Sulla mia pelle”, presentato alla Mostra del Cinema.