Dalle parti della Lega festeggiano i sondaggi virtuali che danno – sul problema migranti – il 60% degli italiani dalla parte di Salvini e il partito in crescendo anche rispetto alle Europee. Nascosta sotto il tappeto la questione economica con l’Europa, credo che il leader leghista stia sbagliando a non chiudere entro questi giorni la partita con il M5S per andare al voto al più presto.
Tutte le persone di buonsenso si rendono conto che il governo è quotidianamente a pezzi e il rischio per la Lega è di perdere il momento favorevole.
A livello internazionale non è positivo che la presidenza UE sia finita in mano ad una tedesca e la banca Europea ad una francese, così come è una sconfitta che l’Italia sia stata di fatto emarginata dai giochi importanti e non sia stata capace di mettersi a capo delle nazioni mediterranee e di quelle dell’Est europeo in una politica di contenimento dello strapotere franco-tedesco.
A livello nazionale è vero che il M5S è in caduta libera, ma oggi Salvini avrebbe in mano il pallino per vincere ed imporre a potenziali alleati di centro-destra collegi e programma. Andando a votare subito probabilmente Salvini disporrebbe di una maggioranza certa e soprattutto coesa, dopodomani francamente non so, perché mi pare che i problemi (e non da oggi) si tendono a rimandare piuttosto che a risolvere, come quelle cambiali rinnovate agli usurai ma sempre più cariche di interessi.
Non basta parlare di porti chiusi, flat-tax e sicurezza per mantenere a lungo i consensi quando incombe – senza alleati credibili dentro e fuori l’Italia – una manovra economica autunnale decisamente problematica.