Lega alleata dei Cinque Stelle? “Impossibile”. A dirlo è Matteo Salvini in persona, ospite di Maurizio Belpietro su Rete 4, che sottolinea: “Loro, i Cinque Stelle, sono per il reddito per stare a casa e noi invece vogliamo incentivare il lavoro, vogliamo dare lavoro. Vedo impossibile un’alleanza con i 5 Stelle – ribadisce il leader della Lega – così come con Renzi e con gli uomini di Renzi”.
Parlando di flat tax: “Ci stiamo lavorando, ma sarà più vicina al 15% che al 23%”. Per Berlusconi deve essere al 23% mentre per la Lega al 15%.
Il Matteo padano non ha dimenticato la sua promessa di usare la ruspa per rimuovere i campi rom, ma oggi spiega che non si tratta di una vera emergenza: “Questo è un non problema, l’hanno risolto in tutta Europa”. “I Rom – ha aggiunto – hanno gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini europei. E’ un problema che in 6 mesi risolvi, riguarda 40mila persone. Li avvisi che hanno 6 mesi di tempo per trovarsi un’altra sistemazione, tra l’altro metà di queste persone hanno più soldi di lei e di me. Basta copiare qualsiasi altro Paese europeo”.
Per evitare il rischio di una divisione post elettorale e di possibili accordi di una parte della coalizione con Matteo Renzi, “sa che scelta abbiamo fatto? Ci sarà un unico programma sottoscritto dal centrodestra“.
La legge Fornero? Va cancellata del tutto. “Dopo 41 anni di lavoro, devono andare tutti in pensione. Costringere a lavorare fino a 66 anni – ha spiegato il capo del Carroccio – è una follia, anche perché quando ci lamentiamo che i giovani vanno all’estero è ovvio perché se ci sono quelli inchiodati al lavoro fino ai 66 anni loro non entrano”.
Il leader del Carroccio ha poi precisato che “alcuni aspetti” della riforma potrebbero essere mantenuti confluendo in un “testo unico” sulle pensioni basato sul metodo contributivo. Avvicinandosi al punto di Berlusconi, secondo cui alcune cose della legge Fornero vanno mantenute.
Sul tema immigrazione: “Non possiamo permetterci di ospitare tre quarti del mondo con cinque milioni di italiani che sono sotto la soglia di povertà. Uno puo’ usare la parola etnia, razza, nessuno è superiore agli altri. Quando io dico ‘prima gli italiani’ sono accusato di essere razzista, invece è giusto accogliere un numero limitato di persone ma non le migliaia degli ultimi anni. Difendere il diritto al lavoro dei cittadini italiani prima di chiunque sbarchi non è razzismo, ma buonsenso”.