Monsignor Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia, è intervenuto sul tema immigrazione, rispondendo alla ‘Lettera ai vescovi italiani’. “E’ necessario “garantire ai popoli la possibilità di non emigrare”: questo il concetto espresso da Suetta.
In sintesi, un chiaro no al rifiuto, al maltrattamento e allo sfruttamento di quanti vivono in condizioni precarie. Ma anche la volontà di ribadire che la negazione dell’assistenza e delle cure per la sopravvivenza umana è contraria al messaggio evangelico. Tutto ciò, però, non deve costituire un’attenuante, perché è necessario garantire a tutti i popoli la possibilità di vivere nella propria terra d’origine, per far sì che possano contribuire al miglioramento delle condizioni sociali.
Parole che suonano come musica nelle orecchie di Matteo Salvini. “‘Garantire ai popoli la possibilità di non emigrare’. Sono d’accordo con questo vescovo di frontiera, che il dolore e la morte causati dallo schifoso business dell’immigrazione clandestina li conosce da vicino”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno, alle prese giorno dopo giorno con la questione immigrati. Un assist, quello del vescovo a Salvini, servito su un piatto d’argento.