Contestazioni, cori a favore, fronti contrapposti. Si e’ trasformata in una gigantesca ressa la visita che il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha effettuato in via dei Lucani, a Roma, per verificare di persona la situazione dell’edificio dove e’ stata uccisa la giovane Desiree e per rendere omaggio alla vittima.
Il titolare non e’ riuscito ad arrivare di fronte al cancello che chiude l’edificio dove si e’ consumato il delitto e dove gia’ da questa mattina diverse persone hanno lasciato fiori, biglietti e lumini.
Di fronte si e’ trovato diverse decine di attivisti dei centri sociali e dei movimenti femministi che lo hanno pesantemente contestato urlando, tra le altre cose “Sciacallo, sciacallo”, “Fuori Salvini dai quartieri” e “Te ne vai o no, te ne vai si’ o no?”. A dare sostegno al ministro, invece, un gruppo di cittadini e alcuni esponenti della Lega. Salvini ha promesso “un coordinamento per il piano sgomberi e 150 uomini delle forze dell’ordine in piu’ a Roma”. (DIRE)