Sabato social per Matteo Salvini. Come lo è ogni giorno dell’anno, del resto. Il leader della Lega ha capito che investire in comunicazione rende. E’ Facebook il suo canale di comunicazione favorito, ma usa molto anche Twitter e Instagram. Tuttavia, gli esperti che lo seguono sanno che la massa, il popolo, è sul social network del pollicione celeste.
Il vicepremier e ministro dell’Interno commenta le parole del Santo Padre: “Da Papa Francesco parole sante, non si puo’ credere in Dio ed essere mafiosi. In settimana portero’ in Consiglio dei Ministri il #DecretoSicurezza: piu’ uomini e piu’ soldi per la guerra alla MAFIA, li spazzeremo via! #lamafiamifaschifo”.
Poi punta il dito contro il sindacato dei magistrati e replicando alle critiche espresse al ddl sulla legittima difesa dal presidente Francesco Minisci cinguetta: “Il sindacato dei magistrati (Anm) oggi ha attaccato le proposte di legge della Lega sulla legittima difesa perche’ inutili e rischiose. Invasione di campo? Tutto normale? Io tiro dritto, la difesa e’ sempre legittima”.
Partecipando al Festival dell’Essenziale, a Milano, Salvini racconta: “Quando ho iniziato a fare politica nella vita mai avrei pensato di finire sulla copertina del Time. Quando l’ho vista ho pensato a Renzi, perche’ con tutto il cinema che ha fatto lui non c’e’ riuscito”. “Mi spiace per lui, e’ un’ingiustizia”, scherza il ministro.
Rispondendo a una domanda durante il suo intervento a Milano, intervenire sulla fiscalita’ per famiglie e sul quoziente familiare “e’ uno degli obiettivi, non ci riusciamo nei primi 5 mesi, ma rimane uno degli obiettivi”.
UFFICIO STAMPA SALVINI, “MAI CHIAMATO SCHIAVI GLI IMMIGRATI”
“E’ necessario smentire seccamente alcune ricostruzioni della stampa internazionale, secondo le quali il ministro Salvini avrebbe definito ‘schiavi’ gli immigrati africani. Come è facilmente verificabile dai numerosi video e dalle dichiarazioni del ministro, Salvini non ha mai insultato gli africani, ma anzi ha censurato l’idea di farli arrivare in Europa per costringerli a lavorare e/o a vivere in condizioni così degradate da ricordare, appunto, la schiavitù. Esattamente il contrario di quanto riportato da alcuni organi di informazione stranieri”. Lo riferisce l’ufficio stampa del ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, in riferimento ad alcuni articoli pubblicati in Nigeria.