Matteo Salvini, intervistato da Repubblica, parlando della riforma del Senato, ha detto: “Adesso se la votino loro questa riforma. Il nostro no al nuovo Senato non e’ come quello di Grillo, se Renzi dovesse scendere dal trono ed accogliere qualche nostra proposta in materia economica, noi ci saremo e potremmo anche tornare a Palazzo Madama”.
Secondo il leader della Lega Nord “quello che accade in Senato è surreale. Ci si accapiglia sulla nuova composizione dell’Assemblea e sulla legge elettorale, ma queste cose non cambiano certo la vita della gente. Il problema vero e’ la disoccupazione. Sembra di stare su Marte, e la colpa e’ tutta di Renzi: e’ stato lui a imporre questa tempistica folle".
Per il segretario del Carroccio "la pazienza ha un limite. Abbiamo presentato i nostri emendamenti, 80 su un totale di ottomila. E oggi (ieri, ndr), abbiamo proposto al ministro Boschi pochi punti su cui discutere: referendum sui trattati internazionali e in materia fiscale, piu’ poteri alle Regioni, riduzione del numero dei deputati. Ci hanno detto no su tutto".
"Passeremo l’estate a perfezionare le nostre proposte sull’economia, a partire dalle buste paga senza trattenute. Alcune le presenteremo a Ponte di Legno a Ferragosto".
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