Il brand made in Italy è importante per il nostro Paese, genera fatturato. Tuttavia, le eccellenze del nostro made in Italy sono sempre più spesso imitate, copiate. E’ il fenomeno dell’italian sounding, del falso made in Italy.
Basta pensare, per esempio, alle “mortadelle” prodotte negli Stati Uniti d’America, dove vi è la famosa “Bologna” che è un prodotto simile alla nostra mortadella ma che con quest’ultima non ha niente a che fare.
Non parliamo poi del Parmesan, un formaggio che è una brutta imitazione del nostro Parmigiano Reggiano: anche questo prodotto negli USA.
Per poter salvare il Made in Italy serve anche la conoscenza dei prodotti. Per esempio, il Parmigiano-Reggiano è tale perché è prodotto secondo un certo metodo (pasta dura e cotta) e nelle zone delle Province di Parma, Reggio nell’Emilia, Modena, Mantova (a destra del fiume Po) e Bologna, a sinistra del fiume Reno.
Si deve conoscere la storia dei prodotti, serve maggiore informazione. Serve la cultura dell’alimentazione italiana, che deve essere divulgata anche all’estero.
Pensiamo, per esempio, ad un americano che vuole comprare del Parmigiano. Va al supermercato e vede il Parmesan e il Parmigiano. Deve poter scegliere quest’ultimo senza inganno. Serve una maggiore informazione culturale.