Dalle poesie ai racconti, dai fumetti alla musica: l’arte declinata nei diversi dialetti d’Italia è protagonista del premio letterario ‘Salva la tua lingua locale’. Un appuntamento alla sua 11esima edizione promosso e organizzato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e da Autonomie Locali Italiane Lazio (ALI), con la collaborazione del Centro Internazionale Eugenio Montale.
La cerimonia di premiazione, condotta da Adriana Volpe, si è tenuta giovedì 7 dicembre nella sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma.
Otto le sezioni ‘in gara’, tutte a tema libero, a cui vengono assegnati I riconoscimenti: poesia, prosa, teatro e fumetto, musica e il premio Tullio De Mauro, intitolato all’illustre e compianto linguista (già presidente onorario di ‘Salva la tua lingua locale’) e dedicato a lavori scientifici editi o inediti (saggi, tesi di laurea, studi su dialetti e/o lingue locali e dizionari).
La premiazione costituisce un’importante occasione per prendere contatto con l’inestimabile patrimonio culturale rappresentato da dialetti e lingue locali.
“Si tratta di un premio che cresce e diventa sempre più un riferimento per il mondo della linguistica italiana – spiega il presidente Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina – Salvare i nostri dialetti e le nostre lingue locali significa avere un senso di appartenenza alla propria identità locale e far comprendere ai nostri cittadini che il parlato in dialetto è qualcosa di molto importante dal punto di vista culturale. Quello che ha raggiunto il premio in questi anni è aver contribuito a far scrivere tantissimo sui dialetti e sulle lingue locali: oltre 4mila volumi raccolti che parlano del nostro territorio e della nostra storia. Quindi un premio che cresce e che diventa sempre più importante per la nostra identità.
Le novità – aggiunge il presidente – sono ormai ogni anno tantissime. La crescita della partecipazione è dovuta anche al forte impulso che sta creando il premio Tullio de Mauro. Molti ricercatori e molti studiosi si stanno interessando al premio. Arrivano tantissime opere, dizionari, ricerche e quindi abbiamo un innalzamento del livello: la prosa e la poesia crescono sempre di più, ma c’è molta attenzione su tanti aspetti: arrivano per esempio tantissimi fumetti, vuol dire che qualcuno gioca con i dialetti e vuol dire anche diversificare entrando a casa di tutti”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente di Autonomie Locali Italiane-Lazio, Luca Abbruzzetti e l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor. Ospite d’eccezione l’attore e conduttore di ‘Uno Mattina in Famiglia’ (Rai 1), Beppe Convertini.
Sono oltre tremila gli autori che nelle diverse edizioni hanno partecipato al Premio e sono quattromila le opere esaminate dalle varie giurie; Salva la tua lingua locale nasce con l’obiettivo di valorizzare scrittori, poeti e autori che si esprimono in dialetto e in piena armonia con le direttive dell’UNESCO presso cui Unpli è accreditata dal 2012, nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali.
L’antologia e l’archivio online
Come ogni anno, gli elaborati dei vincitori e dei finalisti delle singole categorie sono raccolti in un’apposita antologia disponibile in formato cartaceo e digitale. Sin dalla prima edizione, i contributi di “Salva la tua lingua locale” sono registrati ed entrano a far parte del canale “Memoria Immateriale”, il canale YouTube che rappresenta l’inventario on line delle tradizioni italiane: un archivio prezioso, unico nel suo genere, fortemente voluto e continuamente implementato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia.
Presidente onorario di Salva la tua lingua locale è Giovanni Solimine, già professore ordinario di Biblioteconomia e di ‘Libro, Editoria, Lettura’ presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza, e anche presidente della Fondazione Bellonci che organizza il Premio Strega.