La Casa d’Italia di Juiz de Fora, in Brasile, è salva. Non si venderà. Lo ha annunciato nelle scorse ore il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Tanti i messaggi di ringraziamento e di complimenti giunti al Senatore per la battaglia vinta, dal Brasile e non solo. Tra questi, anche quello del Comites dello stato Minas Gerais.
Scrive Silvana Sica, presidente del Comitato: “Gentilissimo Sottosegretario Onorevole Ricardo Merlo, a nome del COMITESMG La ringrazio tantissimo per l’impegno e per la disponibilità con cui ha ricevuto la nostra richiesta, affinché potessimo riuscire a sospendere l’asta della Casa d’Italia di Juiz de Fora – stato dei Minas Gerais – Brasile”.
“Sappiamo – si legge ancora – che tramite Lei abbiamo vinto una battaglia ma la guerra ancora no. Contiamo sulla Sua prestigiosa collaborazione”. Poi aggiunge: “Noi all’estero possiamo contare soltanto sui nostri connazionali eletti all’estero per difenderci. Grazie”.
Infine, un augurio di pronta guarigione, visto che il Sottosegretario giorni fa è risultato positivo al Covid19 e si trova ancora in quarantena: “Auguro che Dio La protegga, così come sua figlia, e che in breve ritorniate a godere la vita con la salute totalmente restituita”.
E’ davvero importante per gli italiani nel mondo avere uno di loro, un eletto all’estero come lo è Ricardo Merlo, nella stanza dei bottoni. Ormai è evidente, da quando il presidente MAIE è alla Farnesina gli italiani residenti oltre confine sentono di avere un punto di riferimento ai vertici dell’esecutivo che veglia su di loro e li protegge. Mica come fanno altri parlamentari, che pur eletti in Brasile non si sono fatti neanche sentire a Roma, e sono ormai da 9 mesi a casa loro, a San Paolo.
Vogliamo parlare di Fausto Longo e Luis Lorenzato? Dov’è finito il primo? Di lui non si hanno notizie da un’eternità. E il secondo? Da parte sua solo polemiche inutili, mai nulla di costruttivo, mai una soluzione ad un problema reale. Solo fuffa.
Entrambi hanno già accumulato mesi di assenza dal Parlamento italiano. Ma le questioni come quella relativa alla Casa d’Italia di Juiz de Fora si risolvono a Roma, non in terra brasiliana.
Ah, ovviamente ai due lo stipendio da parlamentare – oltre 13mila euro al mese – arriva ugualmente.
Attenzione, le nostre sono critiche politiche, non personali. Ci mancherebbe altro, massimo rispetto per Longo e Lorenzato. Ma secondo noi la politica per gli italiani nel mondo è un’altra cosa. Ci auguriamo dunque che gli italiani del Sud America, e quelli residenti in Brasile soprattutto, alle prossime elezioni si possano ricordare del nulla di fatto di questi due signori.