Tagli a indennita’ e vitalizi, ma anche alle calorie. Per deputati e senatori, dopo la stretta sui privilegi, arriva quella sul cibo. La dieta del parlamentare e’ stata presentata oggi, nella Sala delle Colonne di palazzo Marini, a corollario dell’iniziativa ‘La manovra dietetica in Parlamento’, promossa da Gianluca Mech e dal Centro Studi Tisanoreica con l’obiettivo di presentare proposte concrete per ridurre il tasso di obesita’ in Italia e i relativi costi per lo Stato.
Anche la vita di senatori e deputati risente di abitudini e stili di vita ad alto fattore di rischio per la forma fisica e la salute. Per questo che, dopo aver messo a dieta i sindaci e persino l’ex premier Silvio Berlusconi, Mech ha elaborato per i parlamentari, in base allo studio della loro giornata-tipo, un decalogo di buone regole da seguire per una corretta alimentazione. Un vademecum destinato principalmente a quei politici che non possono contare su un metabolismo ‘alla Fassino’ e considerano troppo ardimentosi i digiuni di marco Pannella. Prima di tutto, il consiglio e’ di fare pasti regolari. Mantenere la disciplina vale piu’ dei veti alimentari, a partire dalla colazione. Momento importante, che coincide con la lettura dei giornali e della rassegna stampa mattutina. In piedi al bar o comodamente a casa davanti al giornale, no ai dolci elaborati e confezionati, si’ ai carboidrati complessi (pane integrale, biscotti secchi), frutta e marmellata.
Al secondo posto la riduzione degli zuccheri raffinati (riso brillato, farina bianca). Una ricca insalata con del pane integrale e’ l’emblema del pranzo veloce, facilmente reperibile e a prova di sonnolenza post-prandiale, che spesso colpisce deputati e senatori durante i lunghi pomeriggi di votazioni. E, se l’insalata non incontra i gusti di tutti, via libera ai prodotti a base di kamut, un cereale che sta conquistando gli scaffali dei supermercati e sempre maggiori consensi fra i buongustai: versatile come il riso, gustoso come il farro, a basso contenuto di glutine, responsabile di fastidio e infiammazioni intestinali.
Attenzione alla trappola dei tour alimentari. Se non si possono evitare pranzi e cene tra colleghi, spesso il momento preferito per discutere di lavoro, il criterio della moderazione e’ sempre valido; preferire succhi analcolici a vini e bollicine, crudite’ e piatti semplici alle vorticose combinazioni di panne e besciamelle.
E ancora: ridurre il consumo di formaggi e insaccati, troppo calorici e ricchi di sodio, da sostituire con le proteine vegetali di legumi e tofu. Abbinare ai normali pasti il consumo di fito-estratti e integratori a base di piante officinali. Inoltre, non fare a meno di un generoso consumo di acqua, per favorire l’azione detossinante. E’ buona abitudine tenere sempre in borsa una boccetta d’acqua e, alla sera, concedersi una pausa-decotto, rigorosamente lontano dalle preoccupazioni della giornata. E se, in un clima di austerity, gioverebbe alle finanze pubbliche lasciare l’auto blu in garage, perche’ non approfittarne per fare un po’ di sport? Quando possibile, si’ agli spostamenti a piedi o in bicicletta. Si’ anche alle scale, "vero toccasana della tonificazione e dell’efficienza cardio-circolatoria", conclude il decalogo.
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