Sono flessibili e vibrano come corde vocali umane. Uno speciale gel, già testato con successo sugli animali, è candidato a ridare la voce a chi l’ha persa. Le prime sperimentazioni a partire dal 2013. Robert Langer del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, è il coordinatore della ricerca annunciata durante il 244congresso nazionale dell’American Chemical Society (ACS). La scelta dei ricercatori è ricaduta sul versatile glicole polietilenico 30 (PEG30), attualmente utilizzato in creme per la cura personale, dispositivi medici e farmaci. Un gel che puó vibrare ad una velocità di 200 volte al secondo, come le corde vocali di una donna impegnata in una conversazione. In base alle esigenze vocali dei pazienti, il medico inietterà il gel nelle corde vocali, rendendole piú o meno rigide e contribuendo a ripristinare la voce. Il gel si degrada nel tempo, pertanto i pazienti dovrebbero ricevere tra le 3 e le 5 iniezioni nel corso di un anno.
Il materiale di cui è composta la corda vocale artificiale, il primo pensato per ripristinare la flessibilità delle corde vocali umane, "è il risultato di uno sforzo continuo nella produzione di tessuti artificiali in laboratorio" ha spiegato Langer. "Questo gel sintetico ha proprietà simili al materiale presente nelle corde vocali umane e vibra in risposta alle variazioni di pressione dell’aria, proprio come quelle vere". La perdita di flessibilità delle corde vocali, causata degli effetti dell’invecchiamento o da una malattia, è un fattore importante nella perdita della voce che colpisce 18 milioni di persone nei soli Stati Uniti.
Le corde vocali sono due lembi tendinei della "scatola vocale" che vibrano, si incontrano e si allontanano rapidamente l’uno dall’altro, per produrre i getti d’aria che creano i suoni. In pratica funzionano in modo simile all’ancia di un sassofono. Le corde sono costituite da strati di muscoli, legamenti ed una membrana. Uno strato tra il legamento e la membrana è molto flessibile, una flessibilità e duttilità fondamentale per poter parlare. Ma quando persone come, ad esempio, insegnanti, politici o artisti, utilizzano troppo la propria voce, si sviluppa un tessuto cicatriziale, che è rigido e tende a far assumere alla persona una voce roca e ansimante. La stessa cosa accade in fase d’invecchiamento, quando la voce tende ad essere piú bassa e rauca.
Discussione su questo articolo