Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, intervenuta alla presentazione del Rapporto Osservasalute 2016, spiega: “Ci sono due Italie per la qualità dell’assistenza sanitaria: una è al top nel mondo e l’altra è in crisi, ma riportare l’Italia in crisi a livelli più alti è fattibile, a patto di lavorare sulla prevenzione e la programmazione”.
Il Rapporto Osservasalute 2016 evidenzia “un grande divario tra nord e sud – sottolinea Lorenzin – e i dati 2015 riflettono il trend negativo del decennio: emerge un divario nell’assistenza tra le regioni del nord e quelle del sud, con una aspettativa di vita più bassa nel Mezzogiorno. Questo è inaccettabile”.
Il Mezzogiorno resta indietro anche sul fronte della riduzione della mortalità; infatti negli ultimi 15 anni questa è diminuita in tutto il Paese, ma tale riduzione, soprattutto per gli uomini, non ha interessato tutte le regioni: è stata del 27% al Nord, del 22% al Centro e del 20% al Sud e Isole.
Nel nostro Paese, ‘complice’ anche l’invecchiamento della popolazione, sono in aumento le malattie croniche, che riguardano quasi 4 italiani su 10 (fonte Istat 2016) pari a circa 23,6 milioni, e che ‘succhiano’ molte risorse al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Infatti, ai malati cronici sono destinate gran parte delle ricette per farmaci e sono loro che affollano più spesso le sale d’attesa degli studi dei medici di famiglia.
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