Ieri è andata in scena una bellissima commedia all’italiana: nemmeno il grande Eduardo De Filippo avrebbe fatto di meglio. Su Rai3 la trasmissione di Lucia Annunziata "In mezz’ora", il commediante Rutelli manda a quel paese la giornalista, ma è come se avesse mandato a quel paese tutti noi. Titolo della commedia: "Non mi rompete le palle". E per fortuna che eravamo i fascia protetta, o no?
Quando la giustizia Italiana perseguiva, e lo continua a fare, il Presidente del PDL, tutti, dico tutti i politici "seri e onesti" difendevano i giornalisti come Lucia Annunziata, Santoro, Biagi, quando costoro facevano delle domande scomode all’intervistato; oggi che queste domande vengono rivolte al Presidente Rutelli, il bello della Palombelli s’incazza. Coerenza politica no, assolutamente no: ma come si permette la Lucia a fare queste domande? Lui ha pagato di tasca sua! Che poi, se l’ha fatto, perchè se ne vanta?
Il fatto non e’ se Rutelli si e’ scaldato o no davanti alle telecamere, era successo anche con Berlusconi nello stesso studio; il problema e’ totalmente diverso, e credo che sia anche giusto prendersela non con i giornalisti, ma con i suoi fedelissimi.
In Italia ci sono milioni e milioni di scandali, tutti i governi – chi piu’ chi meno – hanno rubato, diciamolo francamente. Pochi giorni fa ho comprato il libro di Mario Giordano, "Spudorati", non sono riuscito a leggerlo tutto, perche’ mi sono vergognato di appartenere a questo Stato. Non se ne può più, quante volte abbiamo sentito questa frase? Eppure I Rutelli e co. sono ancora là, tentano anche di giustificare il proprio comportamento. In un articolo il cassiere del PD ha detto che il contributo elettorale è poco rispetto a quello che spendono, poveretti; dovremmo organizzare una raccolta online, un sms per i partiti Italiani, ma scherziamo?
Ci sono enti inutili, aziende statali che non si sa cosa facciano, aeroporti quasi inesistenti dove comunque ci sono dipendenti, spendiamo soldi per uffici di rappresentanza, paghiamo viaggi ai politici e membri dei consigli regionali per andare a visitare mostre, sagre, feste della ciliegia, del cavolo, del carciofo etc.
Paghiamo gente per contare quanti alberi ci sono in Italia, e mi vengono a dire che l’Italia e’ in recessione: ma dove? Monti se veramente vuole fare la rivoluzione e mettere i conti a posto, cosa che non fara’ mai poiche questo e’ un governo dei partiti, dovrebbe fare una sola cosa: andare avanti senza dare ascolto a nessuno.
In quanto a Rutelli, "non mi rompete le palle" se permette lo diciamo noi italiani!
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