Francesco Rutelli è intervenuto all’assembla di "Alleanza ecologica", un Movimento che si è federato all’Alleanza per l’Italia sostenendone e condividendone gli impegni politici. "Nella politica dei governi – ha detto il leader Api – è necessario prestare una nuova, grandissima attenzione alla difesa dell’ambiente, perchè questa deve essere la scelta culturale per il futuro". "Fino ad ora – ha sottolineato l’ex vicepremier – l’ecologismo è stata un’attività della domenica, e l’impegno degli ambientalisti si è spesso ispirato alla religione del ‘no’ e ad una cultura minoritaria.
Oggi la causa ecologica deve essere la radice stessa della politica. Quest’ultima deve prendere grandi decisioni per fare sempre meglio e con meno risorse".
Per Rutelli, insomma, il mondo verde deve abbandonare la cultura del "noismo", in base alla quale le battaglie si sono giudicano non dai risultati, ma dagli slogan dei suoi fautori.
A margine dell’assemblea, Rutelli – che in questi giorni è stato toccato dallo scandalo Lusi, il tesoriere che ha sottratto milioni di euro di fondi pubblici alla Margherita – ha parlato anche di futuro. In particolare, di ciò che potrebbe accadere dopo il voto politico del 2012: "E’ del tutto prematuro parlare oggi dell’ipotesi che ministri dell’attuale governo Monti possano essere accolti in un governo politico nel 2013". Oggi è necessario "lasciar lavorare la compagine di Palazzo Chigi in piena serenità e con il nostro pieno appoggio. Tuttavia le misure adottate dall’esecutivo non sono intoccabili perchè c’è spesso bisogno di un robusto miglioramento in Parlamento di normative, come quella sul lavoro. Monti è partito su questo tema con grandi aspettative, senza peró soddisfarle tutte". Certo è che l’attuale esecutivo "ha bisogno di alleati leali e che lo sostengano".
A chi gli ha chiesto se la politica, fra scandali e indagati, sia definitivamente morta, Rutelli ha risposto così: "Non è defunta, anche perchè è proprio alla politica che si deve la caduta di Berlusconi e la nascita di Monti. Rimane sempre la politica a essere l’unica in grado di disegnare nuovi scenari".
Commentando il ventilato ingresso di Luca Cordero di Montezemolo in politica, l’ex sindaco di Roma osserva con una battuta che al momento "Luca sta sul treno". E poi "sono 3 anni che questo argomento emerge come un fatto carsico. Ben venga l’impegno in politica di esponenti del mondo industriale e sociale, perche’ il Paese ha bisogno di nuove energie, Luca compreso".
Ma Montezemolo guarda più al Terzo Polo o a Berlusconi? "Ricordo che Berlusconi annuncio’ nel 2011, durante una puntata di ‘Porta a Porta’, che Montezemolo sarebbe stato suo ministro degli Esteri. Ancora oggi si dice che Montezemolo vada con Berlusconi. Il fatto e’ che Luca, un amico che stimo, deve ancora decidere e se non lo ha fatto finora avra’ avuto i suoi motivi".
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