Un giovane di 20 anni e’ l’ultima vittima del ‘metro-surfing’, una delle esperienze estreme sempre piu’ di moda a Mosca e in Russia, dove gruppi di ragazzi sfidano la morte aggrappandosi ai tetti o ai ganci di trazione dei vagoni della metropolitana o dei treni in corsa. Si chiamano ‘zatseper’, dal verbo che descrive la loro azione da ‘roulette russa’. Il ragazzo e’ stato ritrovato oggi nella stazione Kievskaia tra due vagoni di un convoglio della metro, ferito mortalmente mentre tentava di spostarsi dall’uno all’altro. Secondo gli investigatori, era a caccia di sensazioni forti con alcuni amici.
Nel febbraio del 2011 due studenti erano morti nella metropolitana della capitale russa dopo aver urtato alcuni ostacoli in un tunnel, mentre viaggiavano sul tetto di un vagone. In alcuni casi i protagonisti delle sfide saltano anche da una linea a un’altra tramite i ponti interni alle stazioni, tanto che in alcune i varchi sono stati chiusi con vetrate. Il gioco pericoloso non risparmia neppure il Sapsan, il treno veloce Mosca-San Pietroburgo, che sfreccia a 250 km/h: lo scorso settembre il convoglio e’ stato costretto a fermarsi in piena campagna a causa di tre giovani, tra cui una ragazza, che facevano gli ‘acrobati’ sul tetto di un convoglio. Lo stesso presidente delle ferrovie russe, Vladimir Iakunin, ha ammesso sul suo blog la pericolosa crescita di questo fenomeno: nei primi quattro mesi del 2012 sono stati fermati 124 ‘zatseper’, in gran parte della Russia centrale, quasi il doppio dello stesso periodo dell’anno precedente (69).
La moda di viaggiare attaccati alle vetture nacque negli anni Novanta, anche contro il caro biglietti. Negli anni Duemila, con l’avvento di internet, sono comparsi vari gruppi amanti dei ‘tetti’: dai ‘rufer’, che camminano in cima ai palazzi, agli ‘zatseper’, che alternato metro e treni. Quest’ultimi hanno elaborato anche un codice di sicurezza e di comportamento, che vieta ad esempio di tentare il ‘gioco’ in condizioni di ubriachezza o di danneggiare le vetture. Gli ‘zatseper’ hanno tenuto la loro prima assemblea nel 2010 alla stazione ferroviaria Kurski, dove avevano deciso di viaggiare sul tetto del Sapsan per la corsa inaugurale. I servizi segreti (Fsb) pero’ sventarono la bravata fermando una ventina di giovani intenzionati a provare l’ebbrezza di stare aggrappati in cima ad un vagone a 250 km/h. Un blitz che non e’ riuscito a stroncare quella che rischia di diventare una vera e propria moda in un Paese che ha sempre amato eccessi ed estremi, anche a rischio della vita.
































Discussione su questo articolo