Matteo Salvini, intervistato dalla Stampa, parla dell’arresto di Alexei Navalny in Russia, “l’ennesima montatura mediatica”, “mi sembra esagerato creare novelli eroi”. A proposito delle proteste anti-Putin in Russia, il leader della Lega continua: “Ho fatto una ricerca e mi sono informato sul personaggio in questione. Un blogger anti-Putin, venduto come leader dell’opposizione. Secondo le stime – spiega – avrebbe solo il 3%. Insomma, è uno dei tanti che si oppone a Putin. È come se in Italia Nicola Fratoianni fosse considerato l’anti Renzi”. “Io sono per la libertà di pensiero e sono sempre per le manifestazioni autorizzate – sottolinea Salvini -. Ma non mi sembra che questa sia stata autorizzata”.
Tuttavia Salvini viene criticato per tali dichiarazioni. Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica, su Facebook scrive: “Oggi Salvini, in una intervista a La Stampa, difende ed esalta Putin anche di fronte all’arresto di un suo oppositore, dicendo che la polizia ha fatto bene ad intervenire perche’ la manifestazione non era autorizzata. Io credo invece abbia fatto bene il governo italiano ad autorizzare la manifestazione di Salvini a Napoli, nonostante i grandi problemi di ordine pubblico che ha determinato, piuttosto che non autorizzargliela e poi arrestarlo perche’ non autorizzata. Il concetto di democrazia di Salvini e’ equiparabile al garantismo dei 5 Stelle di oggi e della sinistra dell’altro ieri: vale per gli amici, non vale per i nemici”.
Su Facebook si fa sentire anche il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova: “Nel bipolarismo aperto-chiuso, molte forze politiche e molti leader del fronte della chiusura, quelli contro la Ue, vedono il loro punto di riferimento nella Russia del leader autoritario Vladimir Putin e nelle frequenti visite a Mosca non esitano a tesserne acriticamente le lodi: e’ accaduto di recente alla candidata alla presidenza francese Le Pen ed in Italia agli esponenti del Movimento 5 Stelle e della Lega”.
“L’idea dei leader alla Salvini e’ chiara: l’Ue viene sobriamente accostata al nazismo, mentre Putin e’ il modello a cui ispirarsi. Battere nelle urne i neonazionalisti filo russi sara’ necessario anche per riaffermare che libertà di espressione e di stampa, lo stato di diritto e la democrazia non sono negoziabili in Europa. Quale che sia la contropartita”, conclude Della Vedova.
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