Yacht, aerei, limousine, palazzi e orologi di lusso. Sarà pure uno "schiavo di galera", incatenato ai remi per mandare avanti la nave Russia, Vladimir Putin, come si definí nel febbraio 2008 alla fine del secondo mandato da presidente. Ma la vita da "umile servitore del popolo", per lo zar al suo terzo mandato dal 2000, ha evidentemente i suoi vantaggi materiali. Piú esattamente: una flotta di 43 jet e 15 elicotteri, 20 residenze degne degli zar, e 11 orologi da polso che insieme varrebbero 700mila dollari. Molto piú dello stipendio annuale dichiarato da Putin (113mila dollari). Informazioni già pubblicate dai media e internet in passato, ma per la prima volta raccolte in un libretto: "Vita di un galeotto" il titolo ironico, presentato oggi alla presenza dell’ANSA dagli autori, il leader del movimento d’opposizione russo Solidarnost Boris Nemtsov e Leonid Martiniuk, suo compagno di partito. 32 paginette ricche di fotografie con dettagli e vedute d’interni.
Uno stile di vita sontuoso, da "sceicco orientale" o da oligarca che poco si accorda con le frequenti professioni di modestia del 59enne leader russo, ha commentato Nemtsov, una "sfida sfacciata e cinica" a milioni di russi che a malapena riescono a sopravvivere, una ricchezza "amorale, criminale e inaccettabile in un paese povero come la Russia". Ma che spiegherebbe l’attaccamento alla poltrona del capo del Cremlino: oggi un sondaggio rivela che la maggioranza dei russi preferirebbe un altro candidato alla presidenza nel 2018. Tra le curiosità del rapporto, un WC da 75mila dollari installato su un jet, Blancpain svizzeri e A. Lange & Soehne i pezzi piú preziosi nella collezione di orologi. Per quanto riguarda le dimore, oltre alle note residenze statali di Novo Ogariovo fuori Mosca, la villa sul lago Valdai e quella di Sochi note per aver ospitato Silvio Berlusconi, spuntano residenze meno note: due palazzi sul Baltico, una baita sui monti del Caucaso, una villa di tre piani a Saratov sul Volga arredata con lampadari tedeschi e mobili italiani, sala da biliardo, un giardino d’inverno, piscina e sauna. Infine, il misterioso yacht Olympia di 57 metri che sarebbe un regalo dell’amico Roman Abramovic ma di cui Putin, come di altri beni opulenti a lui attribuiti, ha piú volte negato il possesso: all’interno una piscina termale e un enorme bagno in marmo.
Tutto regolare secondo il portavoce di Putin, Dmitri Peskov: il patrimonio sarebbe parte della "dotazione di stato", non proprietà personale del presidente.
Intanto a Smolensk, 420 chilometri a sudovest di Mosca, dopo il caso Pussy Riot un’altra giovane attivista dell’opposizione, la 28enne Taisia Osipova, diabetica e madre di un figlio di 5 anni, è stata condannata oggi a 8 anni di prigione per spaccio di droga. Un caso "politico" per avvocati e difensori dei diritti umani: Osipova sarebbe stata "incastrata" per fare pressioni sul marito, Sergei Fomchenkov, membro di spicco del movimento di opposizione radicale Altra Russia. L’accusa aveva chiesto una condanna a 4 anni. L’ex presidente e ora premier russo Dmitri Medvedev, che aveva già criticato la prima condanna a 10 anni inflitta all’attivista, poi annullata, oggi ha ribadito che ritiene la pena "sproporzionata". Già pronto il ricorso in Cassazione.
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