Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori, è arrivata in tribunale a Milano per il ‘secondo round’ della sua testimonianza nel processo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. La giovane marocchina aveva gia’ deposto nell’udienza di una settimana fa e oggi dovra’ continuare a rispondere alle domande dei pm e poi a quelle delle parti civili e delle difese. Nella scorsa udienza Ruby aveva negato di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi e di aver preso 4,5 milioni di euro dall’ex premier.
Nel corso del contro esame, Ruby ha smentito di avere fatto sesso a pagamento con il calciatore Cristiano Ronaldo, come aveva invece affermato durante le indagini. "Avevo visto Ronaldo sui cartelloni di Milano che faceva una pubblicita’ di intimo e – ha spiegato ridendo la ragazza – ho detto anche questa vanteria". “Non mi sono prostituita con uno oggettivamente cosi’ bello, figurarsi se l’ho fatto con Silvio Berlusconi e altri”. Solo una delle tante bugie che avrebbe raccontato: al pm di Milano Antonio Sangermano che le ha fatto notare come in alcuni casi i suoi racconti messi a verbale nell’estate 2010 abbiano trovato riscontro nelle testimonianze di qualche ragazza sui presunti festini a luci rosse ad Arcore, la giovane marocchina ha risposto “sono solo coincidenze”. Ruby, facendo riferimento proprio a quei racconti, ha parlato di “bugie e balle, cavolate”.
Ruby non sa spiegare perche’ nei verbali davanti ai pm di Milano nell’estate 2010 abbia mescolato cose vere e altre non vere: “non so spiegare, ma oggi sono qua per dire la verità”.
Ruby, nel corso della sua testimonianza, ha raccontato, come aveva gia’ fatto in un verbale dell’estate 2010, di un bagno in piscina ad Arcore, ma mentre nel verbale aveva parlato di “ragazze nude” e di un “bagno collettivo”, oggi ha spiegato che “io e le altre ragazze eravamo in costume, mentre il presidente era su un divano e sugli schermi c’era la partita”. Il pm Pietro Forno le ha anche fatto una domanda sulla presenza di Putin in Italia in uno dei fine settimana al centro delle indagini e la ragazza ha risposto: “sì, ricordo che avevano avuto una serata, ma a Roma; e io a Roma non sono mai andata”.
Al pubblico ministero, che le ha domandato se sua madre sapesse che andava ad Arcore, Ruby ha risposto: "Sì, gliene ho parlato, ma non ci ha creduto… A parte il fatto che non so neanche se sa chi e’ Berlusconi, non guarda la tv, non legge i giornali, al massimo vede Al Jazeera". Nei verbali dell’agosto 2010, spiega il procuratore aggiunto Pietro Forno, lei aveva detto: "Mia madre mi prego’ di non frequentare piu’ quegli ambienti perche’ a lei i soldi non interessavano".
Al pm che le ha chiesto se abbia mai avuto “trattative con Berlusconi per ricevere soldi a prescindere dai rapporti sessuali che lei ha negato”, Ruby ha risposto con un secco “no”, ribadendo di avere avuto i 30 mila euro per il progetto del centro estetico e nient’altro, a parte le buste nelle serate di Arcore. E quando il pm le ha contestato l’appunto sequestrato con cifre come “4,5 milioni da B” e “170 mila euro conservati da Spinelli”, la marocchina ha spiegato ancora una volta che era solo “una forma di vanto” per farle vedere “alle ragazze che venivano a casa mia”.
I 7 MILA EURO DEL FURTO DA BUSTE BERLUSCONI "I 7mila euro che avevo in borsa nel momento del furto provengono dalle serate dal presidente che ci dava queste buste", ha detto Ruby in aula. Di quei soldi tenuti nella borsetta a Ruby tornano solo 5.500 euro, recuperati dagli agenti. "Non avevo cassaforti e non mi fidavo delle persone con cui vivevo" e’ invece il motivo per cui li portasse con sè nella borsa.
I CONTATTI CON LE RAGAZZE Nel corso della prima parte del controesame, Ruby ha ripetuto piu’ volte le parole: "Non ricordo" e ha negato che la prostituta brasiliana Michelle Conceicao sapesse che lei era minorenne. Ha anche di nuovo ribadito di non avere mai avuto rapporti sessuali a pagamento. "Per quale motivo la Conceicao aveva memorizzato il suo nome con ‘Ruby Troia’?", ha domandato Sangermano. "Non lo so. Bisognerebbe chiederlo a lei", ha risposto la giovane marocchina. E i contatti telefonici intercorsi tra lei e Nicole Minetti tra febbraio e giugno 2010? "Solo conoscenza, semplice amicizia".
TANTI “NON RICORDO” Ruby ha riempito la sua testimonianza di moltissimi “non ricordo” e “non so”. Il pm, ad esempio, le ha contestato di aver lasciato un numero inesistente all’agenzia di Lele Mora e le ha chiesto quale fosse il motivo. La ragazza ha risposto: “non ricordo”. E alla domanda “Ha dormito ad Arcore da sola, senza altre ragazze, il 9 marzo 2010?”, lei ha risposto con un altro “non ricordo”.
Discussione su questo articolo