Lunedì 24 giugno è attesa la sentenza che riguarda Silvio Berlusconi, nell’ambito del cosiddetto processo Ruby, durato 27 mesi e 50 udienze. Un processo che ha visto sfilare nelle aule del Tribunale di Milano veline e showgirl, olgettine e ragazze dello spettacolo e della televisione.
Con la sentenza i giudici risponderanno a molti degli interrogativi venuti fuori nel corso degli ultimi anni: il Cavaliere sapeva che Ruby fosse minorenne? Abusò della sua qualità di presidente del Consiglio per fare in modo che Ruby fosse affidata a Nicole Minetti, quando la giovane marocchina era stata fermata? E soprattutto: ci fu sesso, fra Karima el Mahroug e l’uomo di Arcore?
I pm hanno chiesto per Silvio una condanna a 6 anni di carcere, senza attenuanti e con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Qualcosa che farebbe fuori Berlusconi politicamente, almeno dalle istituzioni.
L’avvocato del Cav, Niccolò Ghedini, riferendosi al processo Ruby parla di una montatura e, spiega, il suo assistito va assolto dalle accuse di prosituzione minorile e concussione. “Nel corso di questo processo ho avuto l’impressione di ingenerare un certo qual fastidio nei confronti dei giudicanti”. Ghedini assicura: “Non c’è mai stato sesso” fra Ruby e Berlusconi, dunque non sussiste il reato di induzione alla prostituzione minorile in quanto nessuna ragazza ha detto di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi”. E ancora: “Tutti i testimoni negano di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi".
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