Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sul voto contro la mozione di sfiducia a Bonafede ha detto: “Non è un problema che gli editorialisti si sfoghino contro di noi, siamo un obiettivo facile. La mozione di sfiducia non l’abbiamo presentata noi. La distanza tra noi e il M5S sulla giustizia non verrà mai colmata da Bonafede ministro”.
“Avendo 17 senatori ed essendo stati indispensabili per la tenuta di questo governo, chiediamo a Bonafede che quando fa il ministro deve fare sintesi tra le posizioni delle forze di governo, compresa la nostra. La nostra posizione non è giustizialista, ma garantista. Non pretendiamo di avere ragione su tutto, ma pretendiamo che le cose fatte dal governo più giustizialista della storia del nostro Paese, quello gialloverde, siano cambiate”.
“Chiamiamo il Pd a continuare nella battaglia che abbiamo fatto insieme contro quelle leggi giustizialiste. Devo dire che il ministro Bonafede ieri alcune risposte ce le ha date, sono fiducioso che ci sarà un seguito agli impegni che ha assunto”.
Sulle riaperture. “Oggi stiamo attraversando la più grande crisi economica dal dopoguerra e il governo deve fare le cose che servano per far rialzare la testa a chi oggi la testa la tiene bassa. C’è un ritardo nell’arrivo degli strumenti economici a favore dei lavoratori e delle imprese”.
“Dei miei 3 figli che lavorano nessuno ha ricevuto la cassa integrazione. Quando penso a questo e ai loro colleghi che magari hanno figli a carico penso che sia una situazione drammatica. I ritardi sono dati di fatto, è inutile mettere la testa nella sabbia. D’altra parte però noi abbiamo programmato troppo tardi la riapertura, dando 24 ore prima ai commercianti le linee guida. Io sono per affidarsi alla scienza, ma la scienza ci dà indicazioni non soluzioni politiche. Non bisogna seminare il panico se ci sono 11 contagiati in Molise, la scienza ci deve dire chi sono questi contagiati e come si sono contagiati. E’ chiaro che ci si deve preoccupare per le foto dei gruppi di persone che si abbracciano senza mascherine, però non possiamo bloccare tutte le attività, nessun’altro l’ha fatto. Il tema è organizzare i nostri servizi per fare in modo che la nostra economia non si blocchi”.
Bonomi chiede semplificazione. “Lo Stato è anche il tessuto imprenditoriale e industriale, se l’appello di Bonomi è per semplificare la burocrazia a chi deve fare impresa noi siamo assolutamente d’accordo. Penso che il sistema industriale italiano debba anche saper fare sistema, così come il sistema bancario. Conte ha chiesto alle banche un atto d’amore, ma non basta che si mettano una mano sul cuore. Al sistema imprenditoriale italiano dobbiamo dare grande libertà di fare gli investimenti che servono al Paese di ripartire e dobbiamo essere pretenziosi rispetto agli obblighi delle banche rispetto l’accesso al credito”.