Andrea Romano, deputato del PD, è intervenuto su Radio Cusano Campus e riguardo il voto sulle mozioni di sfiducia a Bonafede ha detto: “Non ho grande vicinanza politica nè ai 5 Stelle nè a Bonafede, però bisogna anche essere onesti con la storia del nostro Paese. La storia di Enzo Tortora non può essere utilizzata in maniera spregiudicata come sta facendo Emma Bonino”.
“La mozione è legittima, ma non si può dire che si fa una battaglia nel nome di Tortora quando invece si tratta di una battaglia per interessi politici. Per quanto riguarda Bonafede, io gli ho consigliato di rivendicare le sue scelte. Credo che da questa vicenda possa nascere un insegnamento per i 5 Stelle: rispetto al populismo manettaro che loro hanno cavalcato, la prossima volta ci penseranno 5 volte prima di invocare le manette facili, perchè hanno visto a cosa portano. Come diceva Nenni ‘gareggiando a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura’. Noi svolgiamo una funzione maieutica sul M5S, orientata a far venire fuori il meglio dalle loro idee. Possiamo essere i loro fratelli maggiori. Ora sull’Europa ad esempio si stanno orientando su posizioni più ragionevoli, anche se ogni tanto hanno delle impuntature come quella sul Mes. Penso dunque che questa esperienza di governo possa far maturare il M5S, anche per arrivare ad un elettorato a cui non arriva il PD. Io non so cosa ci riserverà il futuro, ma intanto pensiamo a governare bene l’Italia oggi”.
Su Italia Viva e Azione. “Separerei Renzi da Calenda. Renzi ha sbagliato secondo me a fare Italia viva, ma ha fatto cose importanti, Calenda invece ha la pretesa di essere al centro dell’universo. La scelta di Italia viva non sembra aver pagato. Io credo, e auspico, che prima o poi Renzi e i suoi tornino nel Pd. Nel frattempo ognuno fa la sua strada. Meglio essere seri che essere personaggi politici che sollevano polveroni, questo Paese è un po’ stanco dei fenomeni, ora credo ci sia bisogno di serietà”.