Saverio Romano, ex ministro azzurro, ha detto addio nelle scorse ore a Forza Italia per entrare a far parte della nuova componente Ala-MAIE alla Camera dei Deputati; componente presieduta dall’On. Ricardo Merlo, deputato eletto dagli italiani nel mondo e fondatore e presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero. A Romano invece
è stato affidato il compito di responsabile del coordinamento tra il gruppo parlamentare di Ala al Senato e la componente Ala della Camera dei deputati.
Romano non ci sta a farsi dare del “traditore” dagli ormai ex colleghi azzurri. La scelta è stata tutta politica, spiega in una intervista a Repubblica, anche perché “Berlusconi non offre più alcun progetto. Io almeno non lo vedo”, sottolinea. E spiega: “Assistiamo giorno dopo giorno al declino di un partito che per anni è stato il riferimento dei moderati italiani", un declino che Romano imputa alla "incapacità di rinnovare una leadership non più spendibile, perchè il board è passato a figure francamente modeste" e alla "cessione di sovranità a Salvini. Io mi riprendo libertà di parola e di azione".
Perchè passate con Verdini? "Con altri colleghi di Fi abbiamo condiviso il disagio, quindi l’esigenza di rappresentare i nostri territori in un’area di centro di ispirazione riformista". E a chi li accusa di compravendita replica che "le accuse infamanti e senza prove qualificano chi le muove. Denis ha avuto il merito di costruire un percorso di alleanza istituzionale per dare continuità e slancio a una legislatura altrimenti destinata all’esaurimento. Verdini – conclude -, nonostante Berlusconi abbia rotto il patto per le riforme, sta difendendo quell’intesa con coerenza”.
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