Virginia Raggi per la Procura avrebbe detto il falso alla responsabile anticorruzione del Campidoglio e non avrebbe impedito a Raffaele Marra di partecipare alle procedure di nomina del fratello Renato. Raggi, secondo l’accusa, dunque e’ indagata per falso in quanto avrebbe detto al responsabile anticorruzione del Comune, Mariarosa Turchi, che per la nomina avrebbe agito in autonomia.
L’abuso d’ufficio e’ contestato per non aver fatto la sindaca una comparazione dei curricula e non aver impedito a Raffaele Marra di partecipare alle procedure di nomina del fratello, circostanza che e’ costata all’ex capo del personale la stessa accusa.
Anche Raffaele Marra risulta indagato in concorso per abuso d’ufficio nell’inchiesta sulla nomina del fratello, Renato, e che coinvolge la sindaca Virginia Raggi. Tra le carte dell’inchiesta anche alcune chat tra i fratelli Marra e la conversazione tratta da Telegram in cui la Raggi si lamenta con Raffaele Marra di non aver saputo dell’aumento di stipendio del fratello Renato. Le chat erano presenti nell’indagine che ha portato il 16 dicembre all’arresto di Marra per corruzione.
Raggi sarà ascoltata dai magistrati il prossimo 30 gennaio. In attesa di ascoltare il sindaco, i magistrati di piazzale Clodio hanno ascoltato oggi l’assessore Adriano Meloni e un funzionario del Campidoglio. Nell’incartamento sono state inserite alcune delle chat finite in un altro procedimento a carico di Raffaele Marra, e una breve conversazione avuta su Telegram da Raggi e il suo ex capo del personale.
Virginia si mostra e si dice tranquilla: le carte firmate per la nomina di Renato Marra sarebbero giunte sulla sua scrivania dopo aver seguito l’iter previsto dalla legge, con l’incartamento che sarebbe stato visto dagli uffici del Campidoglio. Secondo fonti M5S, inoltre, Renato Marra non avrebbe ottenuto vantaggi dalla nomina a capo della direzione turismo che la stessa sindaca ha voluto revocare dopo i rilievi dell’Anac: Renato Marra non avrebbe percepito un aumento di stipendio. Forte di queste e altre spiegazioni la sindaca si appresta a chiarire la sua posizione ai magistrati.
MATTEO RENZI, “RAGGI GOVERNI. SE E’ CAPACE” “Oggi il Sindaco di Roma ha ricevuto un avviso di garanzia. La nostra Costituzione prevede che tutti i cittadini siano innocenti fino a sentenza passata in giudicato. E questo vale per tutti, a qualunque partito appartengano. Invito dunque tutto il PD a rispettare la presunzione di innocenza e non rincorrere le polemiche. La Raggi faccia il suo lavoro, al quale i cittadini di Roma l’hanno chiamata e mostri quel che vale, se ne è capace. Lo so, lo so: qualcuno di voi adesso mi dirà che i Cinque Stelle usano due pesi e due misure e il loro atteggiamento è ingiusto e contraddittorio. Ok, vero, avete ragione. Ma questo cosa cambia? Se loro sbagliano, dobbiamo sbagliare anche noi? Dimostriamo che siamo davvero diversi. Non cerchiamo scorciatoie giudiziarie, non cediamo all’odio per l’avversario, non attacchiamo Virginia Raggi oggi. Ha avuto un avviso di garanzia? Ok, auguriamoci che sia innocente. Per lei, per Roma, per chi crede nella politica”. Così Matteo Renzi su Facebook.
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