Quando quel giovane si e’ avvicinato alla panchina e ha iniziato subito a farle delle avances esplicite, lei non ha pensato a scappare. Ha sperato che ignorarlo sarebbe bastato. Invece il ragazzo marocchino ha continuato, offrendole dei soldi per un rapporto sessuale. Al rifiuto deciso della donna si e’ scatenata la violenza. Il magrebino l’ha presa per un braccio, l’ha portata sotto gli archi dell’Acquedotto e l’ha violentata per terra, picchiandola.
Torna l’incubo degli stupri a Roma con una serata di terrore, ieri, per una donna di 48 anni, romana, madre di tre figli, che a tarda ora era scesa a buttare la spazzatura e cercare un po’ di refrigerio dalla canicola al Parco Alessandrino, periferia est della citta’. E tornano anche le polemiche sulla sicurezza a nella Capitale e proposte choc come quella del senatore leghista Roberto Calderoli che chiede la castrazione chimica per gli stupratori. ‘E’ inutile a questo punto perdersi in discorsi retorici o filosofici, perche’ l’unica soluzione nei confronti di chi violenta il fisico e la dignita’ di donne o bambini e’ quella di tagliarglielo via, se non chirurgicamente almeno chimicamente…’ dice l’ex ministro. Anche il senatore dell’Idv Stefano Pedica dice ok alla castrazione chimica ricordando che una sua legge e’ ferma da 4 annu in commissione. Il sindaco Gianni Alemanno, invece, chiede ‘condanne esemplari. Siamo di fronte ad un delinquente che, non solo tradisce l’accoglienza che gli offre il nostro Paese, ma che abusa di una persona totalmente indifesa’. Un po’ di giustizia, pero’, in questa terribile vicenda, e’ gia’ stata fatta. La donna, dopo aver subito violenza, ha trovato la forza di prendere il cellulare e chiamare la polizia, mentre poco lontano il violentatore rovistava nello zainetto che le aveva portato via. Cosi’ le Volanti sono arrivate sul posto e hanno trovato poco distante il marocchino, ancora con lo zaino sulle spalle. La vittima l’ha riconosciuto e l’immigrato, che ha 24 anni, e’ stato arrestato. Operaio edile, con un precedente per ricettazione, vive nel quartiere di Cinecitta’. E’ accusato di violenza sessuale e rapina aggravata. La procura ha chiesto la convalida del fermo e il marocchino sara’ interrogato nei prossimi giorni. La versione della donna viene ritenuta convincente: portata in ospedale, ha avuto sette giorni di prognosi per ecchimosi al braccio e al volto. La 48enne abita nella zona dell’aggressione, tra i quartieri di Tor Pignattara e dell’Alessandrino. Separatasi da poco, ha anche perso di recente il lavoro di collaboratrice domestica. Vive insomma un periodo di forte disagio, tanto che secondo indiscrezioni avrebbe passato alcune notti sulla panchina del parco dove ieri sera e’ iniziato il suo incubo. Lo stupro di Tor Pignattara alimenta anche lo scontro politico sulla sicurezza a Roma, riaccesosi gia’ ieri dopo i dati del Ministero dell’Interno sui reati. Per il segretario romano del Pd Marco Miccoli ‘ormai Roma e’ diventata la capitale degli stupri’. ‘Roma sta diventando una citta’ sempre piu’ insicura, soprattutto per le donne’, osserva la portavoce assemblea nazionale donne del Pd Roberta Agostini.
Nel 2011 le violenze sessuali denunciate a Roma e provincia avevano subito una leggera flessione – secondo il Viminale – passando a 365 dalle 378 del 2010. Ma la Capitale resta la seconda citta’ con piu’ denunce per questo reato dietro Milano (425 nel 2011). Alemanno, tuttavia, non ci sta a una Capitale descritta come un ‘Far West o una Chicago anni ’20: dal 2007 al 2011 i reati a Roma sono del 14% da 225.774 a 194.945. La nostra citta’ e’ una delle metropoli piu’ sicure a livello europeo e lo e’ sicuramente a livello nazionale’.
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