Ignazio Marino, sindaco di Roma, intervistato da SkyTg24 ha assicurato: “Marino a Roma durerà fino al 2023, non sono qui per scherzare: non mi sono sentito con Renzi, ma la dimostrazione di sapere governare si dà con l’onestà e rimettendo a posto la struttura di governo, iniziando i tanti lavori pubblici”.
Marino ha presentato nelle scorse ore il primo piano di interventi del Comune in vista del Giubileo: "L’ho detto al vicesindaco e ad alcuni miei assessori. Se conosco bene la mia citta’ fino all’inizio di settembre continueremo ad ascoltare lamentele per le buche o il decoro che manca. Poi da settembre, ottobre, quando apriranno i cantieri io penso che i romani inizieranno a dire: ‘Marino, troppi cantieri’".
"Sin dal primo momento dissi con chiarezza che io volevo utilizzare il Giubileo per delle opere di ricucitura della citta’, quindi non grandi opere ma interventi su viabilita’, decoro, trasporti e verde che possono cambiare la qualita’ della vita dei romani". "Questo – ha proseguito Marino – lo volevo fare con le risorse che Roma ha a disposizione per dimostrare che la Capitale ha davvero cambiato stile. Non andiamo a chiedere risorse straordinarie al governo ma vogliamo utilizzare bene le nostre risorse. Ho chiesto al governo di avere la possibilita’ di utilizzare i soldi delle tasse dei romani per i prossimi due anni non solo per pagare il debito del Comune, ma anche per opere che servano alla citta’ di Roma. Credo che questa sia la prima volta che accade nel nostro Paese che un grande evento viene finanziato con le risorse economiche della città".
Il primo cittadino della Capitale ha anche assicurato che i rapporti con Matteo Renzi e il governo “sono stati sempre molto solidi dal punto di vista amministrativo. Per quanto riguarda il Pd romano di certo non sono io che devo giudicare. Ci sono state delle persone che avevano trasformato i circoli del Partito democratico in veri e propri comitati elettorali e quindi non al servizio delle persone. Ecco, io quel partito lì non l’ho mai frequentato".
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