Chiuso al pubblico dal 1992, il complesso archeologico dell’età repubblicana del Sepolcro degli Scipioni, situato sull’Appia Antica vicino a Porta San Sebastiano, riapre al pubblico al termine dei lavori di consolidamento e di recupero. Il sepolcro è stato sottoposto a lunghi lavori di restyling, in particolare sulle pareti tufacee, che sono costati la cifra di 1,3 milioni di euro. L’intervento, avviato nel 2008, dal Comune di Roma e dalla Soprintendenza, rende di nuovo godibile un’area densa di significato storico, anche se il famoso condottiero Scipione l’Africano, che vinse Annibale, non è sepolto lì, perché morì in esilio in Campania.
La tomba risale al III secolo avanti Cristo e contiene elogi funebri di famose e celebri personalità della gens romana, fra cui Lucio Cornelio Scipione Barbato e componenti della famiglia dei Corneli Lentuli. Alcuni sarcofagi originali sono custoditi all’interno dei Musei Vaticani. Molto suggestivi da visitare, sono la cosiddetta “calcara” medioevale, che è una specie di fornace, il colombarium, e varie olle cinerarie. Il sito è ora accessibile con un nuovo percorso di visita, servizi di accoglienza e pannelli didattici. L’area si potrà visitare durante i week end, già dal 18 dicembre, a partire dalle ore 9,30 e fino alle 12,30, con prenotazione obbligatoria al numero 060608. Le visite guidate sono previste dal 27 dicembre su prenotazione ed al prezzo di 8 euro. Invece, chi desidera effettuare la visita libera, dovrà pagare 3 euro. A partire dal 14 gennaio 2012 l’area sarà aperta al pubblico con visite guidate con un archeologo a disposizione il sabato mattina su prenotazione.
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