La sindaca di Roma Virginia Raggi ha sollecitato il Viminale affinchè introduca norme specifiche per prevenire violenze e atti vandalici, in particolar modo in occasione di partite di calcio internazionali.
“Utilizzando le misure che oggi vengono dalla legislazione, abbiamo pensato di applicare il Daspo anche per queste situazioni, però abbiamo bisogno di un supporto da parte del Viminale che ci deve autorizzare – ha spiegato Raggi a Radio Cusano Campus-. Penso sia fondamentale mettere definitivamente tagliare qualunque tipo di connessione tra il tifo, con la rivalità agonistica e gli sfottò che ci stanno tutti tra squadre che si fronteggiano, ed episodi di violenza che invece non hanno nulla a che vedere con il tifo, con lo sport e con la rivalità agonistica. Bisogna avere il coraggio di tagliare completamente questi legami e mettere fine agli episodi di barbari che arrivano a Roma e devastano, rompono, imbrattano”.
“Sono molto contenta che Salvini abbia risposto immediatamente al mio appello, le nostre segreterie sono in contatto, dovremmo vederci già nel mese di marzo. Credo che ci sarà una buona collaborazione perché credo che sia interesse di entrambi che certi episodi non si continuino a verificare. Ce ne sono già stati tanti e non ne possiamo più”.
Sul derby di Roma che si giocherà di sera. “Non mi preoccupa assolutamente. Prima del derby a Roma non si parla del derby. Confido che andrà tutto bene” ha affermato Raggi.
Sulla situazione degli alberi a Roma. “La situazione degli alberi a Roma è abbastanza difficile. Consideriamo che Roma ha 330mila alberi, io ho difficoltà a immaginarli. Parliamo di un patrimonio arboreo molto esteso. Altre città che hanno patrimoni di alberi molto inferiori prevedono in maniera normale una sostituzione periodica, ogni 30-40 anni. Noi a Roma questo non lo abbiamo mai fatto. Non sono un’esperta di alberi, ma in questi 2 anni abbiamo cercato di capire quale fosse il problema e ci è stato spiegato che innanzitutto il pino marittimo non è un albero da città. Non solo, ci è stato detto la vita media è tra i 100-120 anni. Sicuramente in un ambiente difficile come quello della città, dove gli alberi sono sepolti sotto l’asfalto e soffrono di più, arrivare a 90-10 anni è molto difficile, quindi ad un certo punto devono essere abbattuti e ripiantati. Se uno schianto avviene in una pineta dove non c’è l’uomo, la situazione è naturale, è il normale ciclo della vita degli alberi. In una città non possiamo permetterci di attendere il naturale ciclo di vita. Bisognerà ragionare su un piano diverso che comprenda ad esempio delle ripiantumazioni periodiche per mantenere sempre il nostro patrimonio arboreo sempre bello, in forze e sicuro”.