Rachele Mussolini, candidata al Consiglio Comunale di Roma per Giorgia Meloni Sindaco, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus e ha parlato della sua campagna elettorale: "Stimo moltissimo Giorgia Meloni sia come donna che come politico. Mi rispecchio nei suoi ideali e condivido le sue battaglie. Gli altri candidati sono di buon profilo, ma né Marchini né gli altri sono in grado di fronteggiare una situazione così complessa come quella che vive Roma in questo periodo. Berlusconi appoggerà Meloni al ballottaggio? Io sinceramente all’inizio avrei fatto altre scelte, non avrei mai appoggiato Bertolaso. Secondo me in Forza Italia hanno sbagliato alcune scelte, poi ognuno ovviamente fa quello che vuole e si assume la responsabilità delle proprie azioni. Non so se questa sia una campagna elettorale sottotono, io sono molto concentrata, mi sto impegnando con grande passione, cerco il confronto con i cittadini, sono candidata in una lista civica, mi sento parte in causa, sono una cittadina che vuole dare il suo contributo affinché si inizi a restituire dignità a una città offesa da ormai troppi decenni".
Rachele Mussolini, poi, ha parlato del "peso" del proprio cognome: "Il mio cognome? In alcune circostanze è stato per me causa di discriminazione, ho avuto più di qualche problema. In passato non sono stata assunta in determinati posti non perché non avessi un buon curriculum ma perché il mio cognome poteva dar fastidio. Purtroppo in questo sono abituata, spero che la mia candidatura sia un modo per riscattarmi da chi mi ha giudicato senza conoscermi soltanto per il cognome. Io sono orgogliosa di essere figlia di Romano Mussolini, che è stato per me un padre meraviglioso, un papà fantastico. In questa campagna elettorale il mio cognome suscita le reazioni più disparate. Molti mi confondono con la mia sorella più famosa, ho trovato anche tante persone intelligenti in grado di capire che tipo di persona sono, andando oltre alla questione del cognome".
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