A Roma, nel quartiere Alessandrino, i cittadini sono sul piede di guerra nei confronti delle prostitute e dei trans che battono la zona a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ne ha parlato una signora che abita all’Alessandrino a Radio Cusano Campus.
“I trans svolgono la loro attività di prostituzione in orari serali e mattutini, in via degli Olmi, tra l’Alessandrino e Centocelle. Iniziano verso le dieci di sera e vanno avanti fino a mattina inoltrata. L’altro giorno sono passata alle 8 di mattina e ancora erano lì, completamente nudi, ubriachi, ad importunare la gente e gli uomini che passavano. Sono sotto i portoni, è una cosa vergognosa, anche con i nostri bambini non sappiamo più cosa inventarci”, ha detto la signora.
“Abbiamo già fatto degli esposti, foto, video, abbiamo presentato tutto in questura, ma non si è risolto niente. Ci hanno detto di raccogliere delle firme così da poter mettere delle pattuglie di zona ma non si è risolto nulla. Nei prossimi giorni faremo ulteriori riunioni per parlare di questo problema che non riesce a risolversi. I cittadini stanno pensando di scendere in prima persona in piazza, di fare le ronde. Il problema è che può essere anche pericoloso, noi donne non possiamo farlo. I trans sono cinque o sei, all’altezza degli archi. Ridono, scherzano, si spogliano, quando passi la mattina con i bambini non sai che cosa dire. E’ una cosa schifosa, io ho un bambino di 12 anni. Una sera siamo andati a mangiare la pizza, siamo passati sotto gli archi, c’erano tutti questi uomini nudi, mio figlio mi ha chiesto ma che stanno facendo lì quei signori? Con chi vanno? Io gli ho detto che sono tutti zozzoni. Sono esasperata. Almeno le prostitute si vede che sono donne, mentre questi si vede che sono uomini, sono grossi, volgari. Io sono contraria alla prostituzione, ma a questo punto meglio riaprire le case chiuse”.
Aggiunge un altro abitante dell’Alessandrino: “Visto che nessuno fa nulla, inizieremo a fare foto e video ai clienti che li caricano in strada. Magari così si vergognano e la fanno finita. Non si può andare avanti in questo modo”.