Piano quadro ciclabilità nella capitale. Saranno oltre 1.000 i chilometri di piste che verranno realizzati entro il 2020. L’intervento prevede un badget di investimento quantificato in 170 milioni di euro. Sono queste le cifre del Piano quadro della ciclabilità, approvato all’unanimità il 26 aprile dall’Assemblea capitolina. La delibera, che dà il via libera al piano, prevede l’obbligo di destinare una quota (circa il 10%) del ricavato delle multe alla realizzazione delle nuove piste ciclabili e alla manutenzione di quelle esistenti. Il provvedimento rimanda poi ad un regolamento che pianifica l’estensione della rete ciclabile, coinvolgendo nella progettazione municipi e uffici tecnici per armonizzare gli interventi.
Attualmente sono circa 150 i chilometri di piste ciclabili a Roma. Uno sguardo a quelle più note: Castel Giubileo: il percorso si snoda attraverso 15 km, partendo da piazzale Maresciallo Giardino, Viale Angelico e raggiungendo Ponte Risorgimento. All’inizio il cammino corre sugli argini del Tevere, sviluppandosi in ambiente prevalentemente naturale, poi diventa urbano arrivando a Ponte Risorgimento. Ponte Sublicio: 14,6 km da Ponte della Magliana verso Ponte di Mezzocamino (GRA). Un itinerario suggestivo nella natura che costeggia il fosso di Vallerano e l’ippodromo di Tor di Valle fino al Ponte di Mezzocamino. Ponte Risorgimento: 4 km da Villa Borghese a Villa Ada. Collega il Parco Fluviale del Tevere con Villa Borghese e Villa Ada. Viale Angelico: 1 km, collega il Tevere con il quartiere Prati, utilizzando parte di Viale Angelico, creato in occasione dei Mondiali del ’90. Viale Giulio Agricola: 1,2 km, verso via Marco Fulvio Nobiliore. Il percorso è all’interno dell’area di separazione delle due carreggiate e collega il Parco degli Acquedotti con piazza Don Bosco.
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