"Ho interrotto ormai da molti mesi i meccanismi di trasmissione diretta del denaro , quello che ha portato all’infiltrazione di Mafia capitale fino ai vertici dell’amministrazione ai tempi di Alemanno. Di questo mi sento responsabile: di aver premuto reset, di aver interrotto il metodo che avvantaggiava i criminali". Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, in un’intervista a Repubblica, nella quale il primo cittadino della Capitale chiede tempo per i disagi nei trasporti e la pulizia delle strade: "Per il cambiamento occorrono mesi, ormai in buona parte trascorsi. Spero che tra un anno i cittadini di Roma possano rendersi conto di quanto abbiamo fatto. Ma già a partire da settembre sapremo i vincitori di numerose gare, a partire da quelle per la cura del verde".
"Roma – ammette – non è ancora pulita e nemmeno io vedo i miglioramenti che vorrei. Però ho messo in atto tutte le misure necessarie, compreso l’allontanamento delle persone che avevano fatto dell’Ama un’azienda asservita a Mafia capitale. Abbiamo portato la differenziata dal 20 al 45%, abbiamo disegnato 800 percorsi diversi per le spazzatrici. Prima, gli operatori salivano su un mezzo e decidevano loro dove andare. Credo nel pubblico ma se Ama non sarà in grado di tenere la città pulita sarò costretto a rivolgermi ai privati".
Quanto ai trasporti, "abbiamo trovato Atac in una condizione fallimentare, con centinaia di milioni di debiti. Nel 2013, accanto alla voce ‘trasferimenti’ dalla Regione c’era uno zero. Poi sono arrivati 140 milioni. Milano ne riceve più del doppio. Anche per i trasporti penso a un partner industriale che possa dare un contributo ad Atac. Mi metto nei panni del cittadino che ignora il nuovo corso di questo cda e vuole che l’autobus passi in orario, che non sia stracolmo, che ci sia l’aria condizionata. Lo voglio anche io, ma senza risanamento è impossibile anche sperarlo".
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